Seguono il ritmo del fiume le musiche di Marco Biscarini e Daniele Furlati, compositori della colonna sonora di Un giorno devi andare, ultimo film di Giorgio Diritti.
Sono infatti le acque del Rio Negro ad accompagnare il viaggio di Augusta, ragazza italiana che, dopo la perdita del figlio e l'abbandono del marito, decide di recarsi in Brasile per trovare un senso e una ragione alla proprie sofferenze personali.
Così, di fronte alle immagini di un fiume che come un filo lega le varie tappe del cammino della protagonista, la colonna sonora del film regola il proprio ritmo sul lento scorrere del grande fiume amazzone, nutrendo di nuovi significati ed emozioni gli sconfinati paesaggi del Brasile e le espressioni tristi, affaticate e al tempo stesso dolci dei compagni di viaggio di Augusta.
Inizialmente è il brano musicale dal titolo omonimo al film ad accompagnare col tappeto ritmico dei violini e il triste canto del violoncello le increspature del fiume.
Poi, col brano musicale “Augusta”, sarà la volta del suono di un piano in lontananza, quasi come un carillon, e di un'impercettibile voce femminile in sottofondo che seguiranno il lento incedere del battello su cui la protagonista viaggia. E come il battello lascia dietro di sé una scia che taglia in due il fiume, così nell'anima di Augusta ci sarà, in quel momento, uno spartiacque: inizialmente la ragazza, sorda al richiamo di qualsiasi Dio e refrattaria alla condotta missionaria, si sentirà fuori posto al seguito di suor Franca; poi, sceglierà di metter da parte le questioni trascendentali e di “esser terra”, trovando una propria dimensione nella comunità di Manaus.
Sulle note del brano musicale “Itinerante”, Augusta si sentirà finalmente pronta per partire alla volta di Manaus. Prima c'è il tema cantato da un'armonica a bocca e da un piano quasi fossero un unico strumento, poi entra il pizzicato di un violino. Gli strumenti faticano a prendere un ritmo preciso quasi a ricordare l'incertezza di una nave che sta per salpare. Così, ancora una volta, la musica si adegua al ritmo del fiume.
Infine, a Manaus, Augusta sembra aver trovato la propria serenità, ma dovrà affrontare ancora una volta un triste evento. Sulle note del brano “Il Diluvio”, una pioggia incessante, accompagnata dal ritmo regolare di uno strumento a percussione che ne ricorda il ritmo, comincerà a sgretolare il villaggio di Manaus e la comunità di cui la protagonista si è sentita parte.
Questo è quanto ci regala la colonna sonora di Marco Biscarini e Daniele Furlati. Entrambi nati a Bologna, studiano con Ennio Morricone dal 1990 al 1995 all’Accademia Chigiana di Siena dove conseguono il diploma di onore e il diploma di merito in musica per film. Con la colonna sonora del film Il Vento fa il suo giro, sempre del regista Giorgio Diritti, vincono il “Festival Nazionale Cinema & Musica di Lagonegro” mentre con la colonna sonora del film L’uomo che verrà vincono il Premio miglior colonna sonora al Bari International Film Festival e ottengono la candidatura al David di Donatello 2010 come migliore colonna sonora.
Nel 2013 con le musiche del film Un giorno devi andare sono in concorso al Sundance Film Festival USA.
Con quest’ultima colonna sonora, i due compositori, al loro terzo film con Diritti, sanciscono col regista un sodalizio artistico ben riuscito: le loro musiche, infatti, in un film dove la sceneggiatura è scarna, costituiscono la colonna portante della pellicola andando a colmare i vuoti volutamente creati dalla sceneggiatura e arrivano là dove le parole non riescono, trasmettendo emozioni che difficilmente le parole sanno esprimere.
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