Piccole bugie tra amici è un film del 2010 scritto e diretto da Guillame Canet, uscito in Italia per la prima volta quest'anno, complice, probabilmente, la riscoperta del cinema d'oltralpe avviata con The artist e proseguita con Quasi amici.
Dopo una notte in discoteca, Ludo (Jean Dujardin) ha un brutto incidente in moto e le sue condizioni sono molto critiche. I suoi amici, illudendosi della scarsa gravità della situazione, decidono comunque di recarsi in vacanza nella villa del più benestante della compagnia, Max (Francois Cluzet), che li ospita, ormai, ogni estate da diversi anni. Per ognuno di loro, la vacanza rappresenterà l'occasione per imparare a conoscersi un po' meglio e per imparare a conoscere gli altri.
Sul labile confine tra commedia drammatica e dramma comico, Piccole bugie tra amici si snoda nell'arco di quasi tre ore, ma per lungo tempo l'intreccio rimane alquanto sospeso e non si comprende esattamente quale sia la storia che il film intenda raccontare. Il personaggio che dovrebbe rappresentare con la sua assenza un punto di congiuntura tra tutti i personaggi (Ludo) è troppo poco delineato per permettere allo spettatore di afferrare l'importanza che riveste per ciascuno di loro. Di fatto, è effettivamente assente. Non tutte le interpretazioni sono convincenti, non quella di Marion Cotillard nei panni di Marie, alla quale viene sempre riservato il ruolo della femme fatale, mentre spiccano, in positivo, Francois Cluzet nei panni di Max e Gilles Lellouche nei panni di Eric (tra l'altro, una copia quasi identica di Jean Dujardin).
Bella la colonna sonora, anche se decisamente poco francese, che spazia da Are you gonna be my girl dei Jet, che accompagna l'ottima scena iniziale, dirompente e inaspettata, a Amen Omen di Ben Harper, che chiude tristemente il film.
Sebbene effettivamente non riuscito, il film è, comunque, interessante rispetto allo stile e ai personaggi e se la storia si fosse concentrata su alcuni punti focali, il risultato ottenuto sarebbe stato migliore. Neppure a dirlo, siamo, comunque, su un piano decisamente più elevato rispetto alle banali commedie nostrane che non fanno altro che copiarsi le une con le altre.
Sebbene effettivamente non riuscito, il film è, comunque, interessante rispetto allo stile e ai personaggi e se la storia si fosse concentrata su alcuni punti focali, il risultato ottenuto sarebbe stato migliore. Neppure a dirlo, siamo, comunque, su un piano decisamente più elevato rispetto alle banali commedie nostrane che non fanno altro che copiarsi le une con le altre.
devo ancora vederlo ma la tua recensione è l'ennesima prova che questo film non sia un granchè, ne sento parlare sempre con toni tiepidi. Se riesco a vederlo scriverò un post con le mie impressioni :)
RispondiEliminaCome accennavo alla fine, il film è comunque superiore alle commedie tragiche nostrane... però dura davvero troppo (quasi tre ore!).
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