domenica 16 dicembre 2012

LO HOBBIT - UN VIAGGIO INASPETTATO


Bilbo: "Puoi promettermi che tornerò?
Gandalf: "No, e se tornerai, non sarai più lo stesso"

A nove anni di distanza da Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re e a tre anni dal suo ultimo film Amabili resti, Peter Jackson torna al cinema con Lo hobbit - Un viaggio inaspettato, il primo capitolo di una trilogia dedicata ai fatti antecedenti la guerra dell'Anello, raccontati nell'omonimo romanzo di J.R.R. Tolkien, pubblicato per la prima volta nel 1937. 
Sessanta anni prima che Frodo Baggins partisse per distruggere l'anello di Sauron, suo zio Bilbo (Martin Freeman) conduce una vita rilassata nella sua caverna hobbit, fino a quando lo stregone Gandalf (Ian McKellen) non lo invita ad unirsi alla compagnia di tredici nani, capitanati da Thorin Scudodiquercia (Richard Armitage), decisi a riconquistare il vecchio regno di Erebor, strappato loro dal drago Smaug.
Come La Compagnia dell'Anello, Un viaggio inaspettato è capace di catapultarci nella Terra di Mezzo. Per me che ho tanto amato la prima trilogia, è stato come tornare a casa dopo un lungo viaggio. 
Dato che il romanzo è molto breve rispetto alla presumibile durata complessiva dei tre film (nove ore circa), nel primo capitolo Peter Jackson si è concesso di raccontare molti eventi che non sono contenuti nel romanzo, bensì sottintesi oppure raccontati nelle appendici di Il Signore degli Anelli o in Il Silmarilion. La scelta è vincente: la contestualizzazione del viaggio di Bilbo e dei nani è necessaria per allacciare i fili della trama con la precedente trilogia.
Ma al di là di queste considerazioni, il film è divertente al punto giusto, condito con temi cari a Tolkien e a Peter Jackson: l'amicizia, la lealtà, il viaggio come metafora di crescita e scoperta di sé. 
L'ambientazione è straordinaria (ho qualche presentimento su chi vincerà quest'anno gli Oscar per i migliori effetti speciali...), mentre la colonna sonora di Howard Shore unisce motivi della prima trilogia, arricchendola di contenuti nuovi.
Non so se la trilogia di Lo hobbit sarà in grado di attrarre adolescenti verso la Terra di Mezzo come aveva fatto Il Signore degli Anelli; sicuramente, però, Peter Jackson con questo nuovo capitolo si è confermato il miglior interprete della mitologia tolkieniana e solo lui avrebbe potuto dirigerlo.

Voto: 9

Lo hobbit - Un viaggio inaspettato su imdb
Peter Jackson su imdb
Recensione di Lo hobbit su Ho voglia di cinema

5 commenti:

  1. Proprio come per me, un ritrovare vecchi amici tanto amati! Mi sa che nei prossimi anni più di qualche Oscar tornerà nelle tasche di Jackson...

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  2. Sto leggendo un sacco di recensioni positive in merito.
    Non vedo l'ora di vederlo!

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  3. vien voglia di prendere l'aereo per visitare la Contea, minuziosamente ricostruita nell'Isola del Nord della Nuovazelanda
    per gonfiare la narrazione il grande Jackson ci racconta di come SMAUG distrusse il regno dei nani e di come cominciò l'eterna guerra tra gli ORC e la progenie nanesca (nei testi originali AZOG è stato ucciso molto tempo prima da DAIN IRONFOOT; ma qui prevedo che lo rivedremo presto)
    qualche domanda: c'era proprio bisogno di mettere addosso a GOLLUM un paio di mutande legate con la corda? forse la pruderie anglosassone impedisce di mostrare un GOLLUM nudo? e comunque è sempre lo stesso paio di mutande che indossava 500 anni prima (e allora voglio sapere se adopera ARIEL liquido o qualche altro detersivo) oppure ogni tanto va a fare acquisti all'outlet degli Orchi?

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    1. e comunque sì, viene davvero voglia di prendere l'aereo e di visitare la contea!

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