L'edizione degli Oscar di quest'anno ha sancito che con i pronostici faccio schifo.
A trionfare nella notte più scintillante dell'anno praticamente sono stati un po' tutti i film. I premi sono stati distribuiti praticamente a tutti i principali concorrenti, con l'eccezione di Beasts of southern wild.
Come miglior film vince Argo, nonostante la mancata candidatura di Ben Affleck come regista. Emozionatissimo, in veste di produttore ha ritirato il premio accanto a George Clooney. Sembra lo stesso ragazzo che nel 1998, appena esordiente, vinse con Matt Damon l'Oscar per la migliore sceneggiatura per Will Hunting Genio Ribelle. È questo il Ben Affleck che amiamo e ringraziamolo per aver lasciato Jennifer Lopez.
A bocca asciutta Steven Spielberg: il suo acclamatissimo Lincoln non ha nemmeno vinto per la migliore regia, premio andato invece a Ang Lee per Vita di Pi, al suo terzo Premio Oscar dopo La tigre e il dragone (miglior film straniero 2000) e I segreti di Brokeback mountain (miglior regista 2006).
Rispettati i pronostici per quanto riguarda il migliore attore protagonista: Daniel Day-Lewis trionfa grazie al suo Abramo Licoln, al suo terzo premio Oscar come protagonista maschile ed entra nella storia: nessuno ha mai fatto meglio di lui.
Rispettati i pronostici per quanto riguarda il migliore attore protagonista: Daniel Day-Lewis trionfa grazie al suo Abramo Licoln, al suo terzo premio Oscar come protagonista maschile ed entra nella storia: nessuno ha mai fatto meglio di lui.
Un'emozionatissima Jennifer Lawrence batte Jessica Chastain per molto tempo data per favorita nella categoria migliore attrice protagonista: ma era da qualche giorno che le quotazioni della Lawrence per il suo ruolo ne Il lato positivo erano salite. La poveretta scivola sulle scala mentre strabiliata va a ritirare il premio ed anche per questo entrerà nella storia come protagonista di uno dei momenti più imbarazzanti delle cerimonie degli Oscar. Il povero Jean Dujardin non sapeva che pesci pigliare.
Tra i non protagonisti, ovviamente vincono Anne Hathaway e la sua voce per il ruolo di Fantine in Les Miz; meno scontata la vittoria a inizio serata di Christoph Waltz per il ruolo del Dr Schultz in Django Unchained: seconda statuetta per l'attore austriaco ed è meritata al 100%. L'Austria trionfa anche con Amour di Michael Haneke, miglior film straniero dopo la Palma d'Oro a Cannes. I premi della sceneggiatura vanno ad Argo (non originale) e a Django Unchained (originale): Tarantino, amato da Hollywood più come autore che come regista (aveva già vinto lo stesso premio per Pulp Fiction), ringrazia i suoi attori e loda gli sceneggiatori in gara. 'È il tempo degli scrittori!', dice.
Alla fine la serata si chiude con 4 premi a Vita di Pi, 3 a Les Miserables, 3 a Argo, 2 a Lincoln, 2 a Django Unchained, 1 a Il lato positivo e 1 a Zero Dark Thirty, come se Hollywood volesse premiare la varietà dei film di quest'anno, ognuno speciale a modo suo.
Daniel Day-Lewis è sopravvalutatissimo come attore e avrei premiato qualcun'altro. Spielberg se n'è andato con le pive nel sacco e gli sta bene - oh come gli sta bene a quel banalotto senza cuore.
RispondiEliminaContento per Anne, Tarantino e Waltz. Argo vince come miglior film ed evvai!
Nonostante le incazzature per la mancata statuetta alla Chastain (tifavo per lei), e le statuette date ai Miserabili (anche se forse quello della Hathaway è meritato), mi sarei più o meno ritenuto soddisfatto quest'anno... quando ho visto dare 4 statuette tra cui miglior regia ad Ang Lee mi son caduti i gioielli a terra.. vergogna, vergogna e vergogna, lasciare tra l'altro "Re della terra selvaggia" a bocca asciutta!
RispondiEliminaPer il resto go Argo and go Django.
io forse coi pronosstici sono anche peggio di te...ne ho presi 4 su 13..vedi un po' tu se riesci a fare di peggio...:)
RispondiEliminaIo non mi sarei aspettata Ang Lee per la regia.. mentre sugli attori protagonisti e non, li avevo azzeccati. La Lawrence brava, molto naturale, ma quella ragazza è fulminata, senza filtri.. se la confronto con la Chastain non posso che preferire la seconda, così elegante, presente, consapevole. Un altro spessore! :)
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