Amore e altri rimedi di Edward Zwick è una commedia romantica, con protagonisti un bravo Jake Gyllenhaal e una simpatica Anne Hathaway.
Jake Gyllenhaal veste le parti di Jamie, un donnaiolo rappresentante farmaceutico, che in una delle sue spedizioni in ospedale incontra Maggie, una ragazza ventiseienne malata del morbo di Parkinson. Tra i due nasce una storia, inizialmente solo tra le lenzuola, ma ovviamente col tempo Jamie e Maggie finiscono per innamorarsi. Sullo sfondo, ma molto sullo sfondo, l'industria farmaceutica americana tra sfruttamenti e abusi.
Il film, presentato nelle conferenze stampa come un film di denuncia ed accostato a Sicko, il documentario di Michael Moore, è molto più semplicemente una commedia romantica sebbene con l'ombra incombente della malattia di Maggie. Appena accennata è la questione relativa alle contraddizioni del sistema sanitario americano. Piuttosto, non ho potuto fare a meno di notare nel corso del film che tutti i personaggi sono praticamente dei ninfomani, hanno come loro principale preoccupazione quella di fare sesso con più uomini o donne possibili e tutti i loro problemi personali sono correlati a problemi sessuali (Freud docet).
Le pubblicizzatissime scene di sesso tra i due protagonisti non sono, poi, così scabrose e rallentano soltanto il film che alla fine finisce con l'essere inutilmente troppo lungo, dato che non ha nulla da dire.
Gli unici momenti degni di nota perché abbastanza veritieri e realistici riguardano il momento in cui arriva sul mercato il Viagra e la gente comincia a dar di matto: quello fu l'effetto che quella drug provocò negli Stati Uniti e in Europa non appena fu offerta in pasto ai "consumatori".
Gli unici momenti degni di nota perché abbastanza veritieri e realistici riguardano il momento in cui arriva sul mercato il Viagra e la gente comincia a dar di matto: quello fu l'effetto che quella drug provocò negli Stati Uniti e in Europa non appena fu offerta in pasto ai "consumatori".
Voto: 4
Amore e altri rimedi su imdb
Il trailer del film su youtube
Edward Zwick su wikipedia
Anche in questo caso concordo in pieno con il tuo pensiero. Secondo me l'intento era: parlare di cose serie all'interno di una commedia. Fattibilissimo, niente da dire. Peccato che non ci siano riusciti. Il film è sbilanciato verso la commedia romantica, manca di equilibrio.
RispondiEliminaMi permetto di indicarti il link alla mia recensione: http://filippozambello.blogspot.com/2011/02/amore-altri-rimedi-love-and-other-drugs.html
Poi la smetto, giuro.
Ciao, qui è "Cavalli esegugi". Ti ringrazio!
RispondiEliminaNon posso che apprezzare la tua scelta di "Into the wild" come foto-titolo e pure Eowin nel tuo profilo!
Solo per ringraziarti di essere passata dalle mie parti. Gentilissima. Complimenti anche a te per il blog! Lo seguo con molto interesse!
RispondiEliminaBello lo sfondo blu! Non c'entra nulla col film (che non ho visto) ma... volevo dirtelo!
RispondiEliminaCiao!
A me questo qui è piaciuto. Promosso.
RispondiEliminaCST