domenica 13 maggio 2012

THE PRODUCERS - UNA GAIA COMMEDIA NEONAZISTA

Un produttore di Hollywood che ha fiuto per i fiaschi e un timido contabile con il sogno di sfondare a Broadway uniscono le proprie forze per realizzare il più grande insuccesso della storia del musical e guadagnare, fallendo, 2 milioni di dollari. 
The producers è la versione cinematografica di un pluripremiato musical  portato a Broadway nel 2001 da Mel Brooks, tratto a sua volta dall'omonima commedia degli anni Sessanta dello stesso regista americano con Gene Wilder.
L'elemento satirico è la caratteristica più rilevante di The producers, il che lo colloca in una posizione isolata nel panorama del musical americano. Il film è decisamente sciolto e sopra le righe nel prendersi gioco dei nazisti, come raramente avviene in altre pellicole. Stupisce che nel 1968 Mel Brooks abbia potuto proporre una storia del genere e, infatti, all'epoca non mancarono le critiche, ma neppure i responsi positivi. Ancora oggi, molti potranno trovare diversi passaggi del film piuttosto disturbanti.
Tuttavia, sebbene alcuni momenti siano indubbiamente divertenti, la maggior parte del film sfiora decisamente la demenzialità.
Si nota, nel corso del film, l'affiatamento tra i due protagonisti, Nathan Lane e Matthew Broderick, che erano già stati interpreti del musical a Brodway nel 2001. Non possiamo, invece, non ritenere un po' sprecata Uma Thurman nei panni della bella svedese Ula, a cui è stato ritagliato un ruolo molto marginale.

Voto: 5

The producers su imdb
Susan Stroman (regista) su imdb 
Mel Brook su imdb

6 commenti:

  1. concordo: Uma Thurman è sprecata nel ruolo marginale di bionda oca
    trovo irresistibili certe scene (M. Broderick durante la crisi isterica, i ragionieri frustrati che cantano la loro infelicità battendo i tasti delle calcolatrici)
    un ricordo personale: l'ho visto in una sala praticamente VUOTA (a Bologna non sembrava accettabile scherzare sul nazismo)

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    1. Anche a me è piaciuta l'immagine dei ragionieri frustrati.
      è comprensibile la difficoltà di accettare la trattazione di un tema come il nazismo nel modo in cui avviene in The producers... Infatti, come dicevo nel mio post, è alquanto disturbante (ma lungi da me condannarlo).

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  2. Io avevo visto tempo fa l'originale e in effetti non avevo trovato poi eccezionale neanche quello.

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  3. si decisamente, sono d'accordo con il tuo parere, il ruolo di Ula è marginale, avrebbe meritato più spazio, conoscendo anche Uma Thurman, attrice che peraltro apprezzo molto, mi stupisco che abbia accettato un ruolo di spalla, complimenti x il blog verrò spesso a trovarti :)

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  4. non l'ho visto e penso che passerò

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