"Ha preso il meglio e lo ha sparso intorno a sé in modo che tutti potessero crescere in mezzo a cose migliori".
Questa breve frase descrive il senso del film documentaristico Steve Jobs - The lost interview di Paul Sen, presentato quest'anno al Biografilm Festival. Il film si snoda in una lunga intervista a Steve Jobs, fatta nel 1995, che per molto tempo è stata ritenuta perduta, finché qualcuno non ha ritrovato il nastro nel proprio garage.
All'epoca Steve Jobs era ancora fuori dalla Apple, dopo esserne stato cacciato una decina di anni prima a causa di alcuni dissidi con l'amministratore delegato John Sculley.
Nell'intervista, Steve Jobs ripercorre praticamente tutta la sua vita, dal momento in cui, ancora bambino, scoprì per la prima volta un computer e desiderò ricostruirne uno.
I più appassionati del personaggio potranno apprezzarne lo spirito intraprendente, consapevole ed ironico.
Tuttavia, in generale, non possiamo che osservare che, per quanto possa ritenersi interessante il ritrovamento di un documento di tal genere, il film evidentemente tenti di di sfruttare l'aurea di venerazione che si è creata intorno a Steve Jobs. Infatti, la stessa premessa che introduce la lunga intervista pecca di scarsa riflessione, dal momento che presentare il creatore della Apple come un profeta dello sviluppo delle comunicazioni informatiche tralascia il fatto che è stato proprio Steve Jobs ed altri che lavoravano (e lavorano) in quel campo a imprimere quel certo sviluppo all'utilizzo del computer. Internet e le meravigliose opportunità che offre al mondo non sono state create dal nulla. Qualcuno ha SCELTO e FINANZIATO le ricerche in tal senso.
Steve Jobs: The lost interview official site
Steve Jobs: The lost interview al Biografilm Festival:
Mercoledì 13 giugno ore 15,00 - CINEMA ODEON
Domenica 17 giugno ore 16,00 - CINEMA LUMIERE
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