Faccia d'angelo, miniserie televisive in due puntate recentemente andata in onda su Sky, racconta la storia del boss della Mala del Brenta, Felice Maniero.
Elio Germano dà il corpo e la voce al criminale veneto, accusato di numerosi delitti, tra cui rapina, associazione mafiosa e omicidio. La storia ripercorre brevemente l'infanzia e l'adolescenza del Toso, nonché gli anni d'oro quale boss dell'organizzazione criminale, fino ad arrivare a raccontarne il fatidico arresto a metà degli anni '90.
Nonostante i precedenti illustri (Il capo dei capi, Romanzo Criminale) cui Faccia d'angelo chiaramente si ispira, quest'ultima serie rappresenta un prodotto televisivo assolutamente mediocre, che non si innalza minimamente rispetto ad altre miniserie andate in onda sui canali Rai o Mediaset.
Il difetto maggiormente rilevante è che la storia è completamente appiattita sul suo protagonista: Elio Germano è bravo, sì, ma lo sappiamo. Non si può puntare sulla qualità di una serie puntando soltanto sulla bravura del suo protagonista, risparmiando su tutto il resto. Un bravo attore ha bisogno di una buona sceneggiatura, che in Faccia d'angelo manca completamente. Arrivati alla fine delle due puntate, non si è visto praticamente nulla. C'è qualche rapina, qualche omicidio; i fantomatici rapporti del Toso con i piani alti della politica e dei servizi segreti sono appena accennati, come gli aspetti più intimi della sua vita (la famiglia e l'amore: la prima totalmente schiacciata dal peso della sua figura, il secondo non minimamente comprensibile, che forse nell'ottica degli autori doveva rinchiudersi nella brevissima ed unica emozionante frase pronunciata dalla donna del Toso, rivolta a un poliziotto: "Lei è mai stato innamorato?").
Il difetto maggiormente rilevante è che la storia è completamente appiattita sul suo protagonista: Elio Germano è bravo, sì, ma lo sappiamo. Non si può puntare sulla qualità di una serie puntando soltanto sulla bravura del suo protagonista, risparmiando su tutto il resto. Un bravo attore ha bisogno di una buona sceneggiatura, che in Faccia d'angelo manca completamente. Arrivati alla fine delle due puntate, non si è visto praticamente nulla. C'è qualche rapina, qualche omicidio; i fantomatici rapporti del Toso con i piani alti della politica e dei servizi segreti sono appena accennati, come gli aspetti più intimi della sua vita (la famiglia e l'amore: la prima totalmente schiacciata dal peso della sua figura, il secondo non minimamente comprensibile, che forse nell'ottica degli autori doveva rinchiudersi nella brevissima ed unica emozionante frase pronunciata dalla donna del Toso, rivolta a un poliziotto: "Lei è mai stato innamorato?").
In poche parole, Faccia d'angelo rappresenta un'occasione mancata. Eppure, la prima puntata non comincia male: la rapina ambientata nel cauveau di una banca costituisce un chiaro omaggio a Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan. Verso la fine della seconda puntata, la citazione è al Ponzio Pilato del Vangelo secondo Marco. Fate un po' voi...
Voto: 2
Faccia d'angelo su wikipedia
Felice Maniero su wikipedia
già non mi attirava un granché, non so se gli darò una possibilità..
RispondiEliminaodio le miniserie, serie, fiction e simili..preferisco di gran lunga i film..
RispondiEliminaAmo qualche serie, ma non molto le miniserie italiane (anzi per niente. Questa mi aveva incuriosito per la presenza di Elio Germano... ma sconsiglio caldamente a tutti la visione.
RispondiEliminaAlcuni giorni fa Elio Germano ha espresso qualche parola in merito alle critiche riservate alla miniserie.
EliminaTi metto qui il link dell'intervista, bella nell'insieme.
http://archiviostorico.corriere.it/2012/marzo/18/mille_volti_Germano_non_sono_co_9_120318032.shtml
Non l'ho vista perchè la programmazione coincideva con Homeland e The walking dead ma confesso che non mi attirava tropp. Diciamo la verità, "Romanzo Criminale" sarà difficilmente ripetibile. Ed a quanto pare ho fatto bene a lasciare perdere.
RispondiEliminaHai fatto bene a vedere quello che hai visto...
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