domenica 11 marzo 2012

STATE OF PLAY

State of play è un avvincente thriller politico del 2009 diretto dal regista premio Oscar Kevin Mcdonald e basato su un'omonima serie britannica.
Cal (Russel Crowe), giornalista del Washington Post, scopre che l'omicidio di un tossicodipendente è collegato all'omicidio di una donna, assistente nonché amante del deputato Stephen Collins, amico di lunga data di Cal. Aiutato da una giovane blogger (Rachel McAdams), Cal giunge ad una serie di sconcertanti rivelazioni, che si inseriscono nell'ambito di un'inchiesta, portata avanti da Collins, su una società di sicurezza privata finanziata dal governo.
Il thriller è ben ritmato e cadenzato, la storia si fa via via più interessante grazie ai rimandi all'attualità (la privatizzazione della sicurezza nazionale) e all'intreccio politica - amore. Vedendolo, non si può non pensare a Le idi di marzo di George Clooney: sebbene i due film divergano da molteplici punti di vista, sia dal punto di vista narrativo che stilistico, condividono la stessa storia base. Un ulteriore interessante aspetto del film, purtroppo per ragioni di tempo appena accennato, è lo scontro mondo dell'editoria - mondo dei blogger, il primo necessariamente lento e macchinoso, ma saggio, il secondo intraprendente e dinamico, ma ingenuo.
Ciò che risulta meno riuscito nel film di Kevin Mcdonald è il trio rappresentato da Russel Crowe, Ben Affleck e Robin Wright Penn (che interpreta la moglie di Collins innamorata - ricambiata - da Cal), in teoria coetanei; tuttavia, per quanto Crowe e la Penn siano stati ringiovaniti e Ben Affleck invecchiato, i tre non riescono completamente ad amalgamarsi, a dispetto della propria personale bravura. 
Nei panni dell'editrice del giornale una splendida Helen Mirren, messa un po' in ombra dai comprimari e il cui personaggio fa venire in mente (anche se in verità è molto diverso) Meryl Streep in Il diavolo veste Prada. 

Voto: 7

State of play su imdb
Kevin Mcdonald su imdb

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