Tratto dall'omonimo fumetto coreano di Hyung Min - woo, Priest è ambientato in un mondo distopico, al termine di una lotta secolare tra uomini e vampiri, che ha portato nel mondo distruzione e rovina, con l'ascesa assoluto del dominio della Chiesa.
Ivan (Paul Bettany) appartenente all'ordine dei sacerdoti, guerrieri addestrati dalla Chiesa durante la guerra contro i vampiri, scopre che sua nipote Lucy (Lily Collins) è scomparsa e i suoi genitori sono morti. Assieme a Hicks (Cam Gigandet), fidanzato di Lucy, e in contrasto con il parere dei suoi superiori, partirà alla ricerca della ragazza, molto probabilmente rapita dai vampiri che all'epoca tutti credono confinati in pericolose riserve.
Priest propone una rivisitazione della figura del vampiro, in evidente contrasto con le tendenze contemporanee - Twilight et similia. Gli spunti offerti dalla trama appaiono interessanti - il sistema politico totalitario instaurato dalla Chiesa dopo la vittoria contro i vampiri, la creazione di riserve o campi di lavoro in cui questi ultimi vengono confinati, l'asservimento dei famigli, esseri umani che scelgono consapevolmente di servire i vampiri - ma il film non ha voluto spingere troppo in queste direzioni, forse perché aveva altre aspirazioni o forse perché ad un certo punto i soldi erano finiti. Così, Priest, convertito anche in 3D, si conclude dopo un'ora e dieci minuti circa dal suo inizio - il che è piuttosto insolito per un film del genere - e per tutta la sua durata naviga, in maniera un po' indefinita, tra l'horror, il thriller e il western, con un Karl Urban - l'Eomer di Il Signore degli Anelli - davvero troppo rassomigliante al Clint Eastwood della trilogia del dollaro. I vampiri sembrano api, solo molto più pericolosi.
Dispiace vedere Paul Bettany - un grande attore - confinato nel ruolo del disadattato sociale, dopo aver interpretato la parte di Silas ne Il codice da Vinci. Cam Gigandet, qui nei panni dell'affascinante scerifffo innamorato, dopo Twilight e Burlesque, continua a collezionare film mediocri. Segnalo anche la presenza di Christopher Plummer, recentemente premio Oscar per Beginners, nei panni di Monsignor Orelas, nonché di Brad Dourif, indimenticabile Vermilinguo di Il Signore degli Anelli. Last but not least, nei panni di Lucy Lily Collins, che conosciamo soprattutto per il suo ruolo di Biancaneve di Tarsem Singh.
Gli effetti speciali sono piuttosto suggestivi, soprattutto nella parte finale, e qui si nota la provenienza del regista, Scott Stewart, da quel mondo, avendo lo stesso lavorato come sviluppatore di effetti speciali in numerosi blockbuster, tra cui Iron Man, Harry Potter e il calice di fuoco e Pirati dei Caraibi.Nel complesso, la sensazione, tuttavia, è quella di aver visto un film incompleto, che avrebbe potuto dirci molto di più se solo avesse avuto un po' di coraggio.
Voto: 5
Scott Stewart su imdb
Priest su imdb
sei stata troppo buona.
RispondiEliminaper me è una fortuna che sia finito dopo appena un'ora e spicci. un film davvero ridicolo :)
Secondo me la storia aveva del potenziale, ma certo la realizzazione è stata pessima
Eliminaè un film deludente
RispondiEliminal'avevo proposto come il peggiore del 2011 (ma il premio è andato all'ULTIMO DEI TEMPLARI)
volendo, si può tentare un parallelismo: nella dialettica COMUNISMOvsCAPITALISMO, il primo (ferrea dittatura: lavorate e obbedite) è simile alla Città dei Teocrati, mentre il secondo (con la sua feroce anarchia) al mondo dei Vampiri
Ahhah, non ho visto l'ultimo dei templari... peccato ;)
Eliminache coraggio che hai avuto! Io avevo cominciato a vederlo eppure credevo che l'avevo già visto e invece era Legion. Dopo dieci minuti ho interrotto perchè ero arrivato oltre la mia capacità di sopportazione.Comunque è vero, è un peccato che Bettany sia costretto a recitare in questi filmacci!
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