Emma è uno dei romanzi meglio riusciti di Jane Austen, in cui la caratterizzazione dei personaggi raggiunge picchi altissimi.
Emma Woodhouse, nobile ventunenne che vive con il padre vedovo, si reputa incredibilmente elegante e intelligente e si diverte a combinare matrimoni, poiché ritiene di avere un'abilità eccezionale. Invano un amico di vecchia data, il signor Knightley, cercherà di distoglierla da siffatti proponimenti ed Emma sarà alla fine costretta a ricredersi sulle sue abilità.
Anche questo romanzo di Jane Austen stupisce per il ritratto della donna tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento, ritratto variegato e non convenzionale, nel quale ogni personaggio femminile è diverso dall'altro non solo per la caratterizzazione, ma anche per la poisizione sociale. Emma è costruita in maniera impeccabile e subisce una profonda evoluzione nel carattere nel corso del romanzo. Le convinzioni da lei nutrite verranno completamente sovvertite durante il dispiegarsi della storia. Non c'è, tuttavia, soltanto la signorina ricca e beneducata, che non ha nulla di cui lamentarsi nella vita. Indimenticabile è la signorina Bates, la nobile caduta in disgrazia, che vive con la madre, perché è rimasta zitella, come pure la giovane orfana, Jane Fairfax, che seppure di origine nobile, deve lavorare come istitutrice per sopravvivere.
In questo quadro di donne si aggiunge la rappresentazione del padre di Emma, il signor Woodhouse, uomo affettuoso e premuroso, ma anche ansioso e malato immaginario, che ha paura di rimanere solo. Le sue battute sono tra le migliori nel romanzo.
Gli altri uomini di Emma, fatta eccezione per il signor Weston, nobile ma di carattere allegro, sono piuttosto noiosi: sia il signor Knightley, che ha sempre ragione, sia Frank Churchill, il cui comportamento galante da subito "puzza".
E poi, c'è la commedia romantica: inutile dire che Jane Austen rimane la madre di tutti i lieti fine.
Per un completo elenco delle opere di Jane Austen, vedi la pagina su wikipedia.
Emma al cinema: del 1996 è film omonimo con Gwyneth Paltrow, Jeremy Northam e Ewan Mc Gregor (vedi qui).
Emma Woodhouse, nobile ventunenne che vive con il padre vedovo, si reputa incredibilmente elegante e intelligente e si diverte a combinare matrimoni, poiché ritiene di avere un'abilità eccezionale. Invano un amico di vecchia data, il signor Knightley, cercherà di distoglierla da siffatti proponimenti ed Emma sarà alla fine costretta a ricredersi sulle sue abilità.
Anche questo romanzo di Jane Austen stupisce per il ritratto della donna tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento, ritratto variegato e non convenzionale, nel quale ogni personaggio femminile è diverso dall'altro non solo per la caratterizzazione, ma anche per la poisizione sociale. Emma è costruita in maniera impeccabile e subisce una profonda evoluzione nel carattere nel corso del romanzo. Le convinzioni da lei nutrite verranno completamente sovvertite durante il dispiegarsi della storia. Non c'è, tuttavia, soltanto la signorina ricca e beneducata, che non ha nulla di cui lamentarsi nella vita. Indimenticabile è la signorina Bates, la nobile caduta in disgrazia, che vive con la madre, perché è rimasta zitella, come pure la giovane orfana, Jane Fairfax, che seppure di origine nobile, deve lavorare come istitutrice per sopravvivere.
In questo quadro di donne si aggiunge la rappresentazione del padre di Emma, il signor Woodhouse, uomo affettuoso e premuroso, ma anche ansioso e malato immaginario, che ha paura di rimanere solo. Le sue battute sono tra le migliori nel romanzo.
Gli altri uomini di Emma, fatta eccezione per il signor Weston, nobile ma di carattere allegro, sono piuttosto noiosi: sia il signor Knightley, che ha sempre ragione, sia Frank Churchill, il cui comportamento galante da subito "puzza".
E poi, c'è la commedia romantica: inutile dire che Jane Austen rimane la madre di tutti i lieti fine.
Per un completo elenco delle opere di Jane Austen, vedi la pagina su wikipedia.
Emma al cinema: del 1996 è film omonimo con Gwyneth Paltrow, Jeremy Northam e Ewan Mc Gregor (vedi qui).
Nessun commento:
Posta un commento