La regina dei castelli di carta di Daniel Alfredson è un film di produzione svedese - danese, capitolo finale della trilogia di Milliennium, serie di romanzi dello scrittore svedese Stieg Larsson, da cui è stata tratta la serie omonima di film.
Lisbeth Salander, sopravvissuta al confronto con il padre Zalachenko, deve ora affrontare il processo in cui è accusata di tentato omicidio. Ancora una volta il giornalista di Millennium Mikael Blomkvist accorre in suo aiuto per scagionarla e mostrare al Paese chi sia la vera vittima di tutta la vicenda...
I castelli di carta a cui si riferisce il titolo sono le fantasie deviate create da Lisbeth secondo lo spregevole psichiatria Teleborian, che definirei il vero mostro di questo film.
Da un titolo così, ci si sarebbe aspettati un gran film. E invece, purtroppo, La regina dei castelli di carta si conferma debole come il secondo episodio della trilogia La ragazza che giocava con il fuoco e non conserva nulla della potenza espressiva del primo capitolo Uomini che odiano le donne. La recitazione è appena accennata, quasi agli attori non andasse di sforzarsi di recitare. Anche Noomi Rapace, che interpreta la protagonista Lisbeth, sembra abbastanza sottotono rispetto alle sue prove precedenti, mentre dal canto suo la regia è quasi inesistente.
Era, forse, troppo difficile mantenere l'intensità di Uomini che odiano le donne, film che indaga nei meandri più oscuri di un Paese, la Svezia, che tutti invidiano in quanto uno dei più "felici" del mondo? O, forse, è sorta, più semplicemente, la consapevolezza di un confronto perso in corso di causa dopo l'annuncio di un remake di Uomini che odiano le donne firmato David Fincher?
Voto: 3
Anno: 2010
Il trailer di Uomini che odiano le donne di David Fincher su youtube
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