sabato 10 dicembre 2011

LETTERS TO JULIET

Letters to Juliet di Gary Winick è una commedia del 2010 che ha come protagonista la nuova fidanzatina d'America Amanda Seyfried.
Il film è ambientato per buona parte in Italia, precisamente tra il Veneto e la Toscana.
Sophie, aspirante giornalista, giunge a Verona con il fidanzato Victor in una sorta di luna di miele prematrimoniale. Victor è uno chef e si fa prendere completamente da eventi connessi alla cucina locale. Sophie, per la maggior parte del tempo sola, si imbatte nelle segretarie di Giulietta, che rispondono alle lettere che innamorate da tutto il mondo rivolgono a Giulietta. Mentre le aiuta nelle loro attività, Sophie ritrova una lettera scritta cinquanta anni prima da Claire, una giovane inglese, che chiedeva conforto a Giulietta per avere abbandonato l'amore della sua vita, Lorenzo. Sophie decide di risponderle e non mancherà molto che Claire, accompagnata dal nipote Charlie, si presenti a Verona per partire alla ricerca di Lorenzo.
Il film parte da un'idea abbastanza originale, ma non ha molte pretese. E' la solita commedia sentimentale farcita di banalità e di stereotipi.
La funzione del film è stata evidentemente quella di incassare molto facendo leva sull'esoticità delle bellezze italiche, il che forse ci ha giovato in termini di turismo. Sarebbe stato bello se il viaggio in macchina dei tre protagonisti si fosse ispirato a qualche vecchio road movie, ma purtroppo l'unico punto di riferimento sembra essere stato The Twilight Saga - New Moon, il che contribuisce a dare un'idea del livello del film (non a caso entrambi i film sono stati prodotti dalla Summit Entertainment).
Nella colonna sonora spiccano diverse canzoni italiane (Max Pezzali, Malika Ayane, Zero assoluto), e non mancano melodie napolatane applicate a paesaggi di vigneti toscani e veneti (immaginate pure voi l'effetto che fa). I più non saranno soddisfatti di Max Pezzali, ma perlomeno, ringraziamo chi ha scelto la colonna sonora di averci risparmiato Totò Cotugno e Bobby Solo.
Non mancano altri punti dolenti da me ritrovati da brava italiana: ad esempio la scena in cui Sophie confonde i tartufi con i funghi e il fidanzato ne è scandalizzato. Beh, anch'io mi sono sentita lesa nel profondo dell'animo.
Il finale è scontato: ma l'amore che si presume scoppiare tra Sophie e Charlie sembra soltanto una leggera simpatia e dunque lontana anni luce da quell'amore che ti fa mollare tutto e tutti e attraversare l'oceano. In sostanza, non è minimamente coinvolgente e l'essersi ispirati a Shakespeare anche solo nel titolo e nell'ambientazione ha un che di blasfemo.
Amanda Seyfried è la Sandra Bullock classe 1985: decisamente sopravvalutata.
Claire e Lorenzo sono interpretati rispettivamente da Vanessa Regrave e Franco Nero, sprecati in un film del genere; tuttavia, ciò che stupisce è che il film sembra ispirato alla loro storia: infatti, negli anni Sessanta Nero e la Redgrave ebbero una relazione, da cui nacque anche un figlio, poco dopo si lasciarono; quaranta anni dopo si rincontrarono e si sposarono. La loro partecipazione al film, dunque, sembrava quasi dovuta.
Nei panni di Victor, Gael Garcia Bernal, che nella commedia americana non sa proprio dove collocarsi. Il suo cachet, forse, è aumentato, ma la sua bravura vacilla. Charlie, invece, è interpretato del semisconosciuto (a ragione) Chris Egan.
Da notare, infine, la presenza di vari attori nostrani: Marina Massironi, Milena Vukotic, Luisa Ranieri sono le segretarie di Giulietta, mentre Fabio Testi è uno dei possibili Lorenzo.

Voto: 3

Letters to Juliet su wikipedia
Il trailer su youtube
Gary Winick su wikipedia



7 commenti:

  1. del filmuzzo in questione ricordo solo il sorriso di Vanessa; è un sorriso solare (raro nelle donne inglesi) che illumina un viso ancora capace di commuovere, nonostante la ragnatela delle rughe

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  2. Amanda Seyfried è veramente tanto tanto carina... e, da maschietto, trovo che sia l'unico vero motivo per vedere questo film. Altri, davvero, non ce ne sono: una pellicola di una banalità sconcertante, piena di luoghi comuni e emozionante quanto la camomilla.
    Sprecati anche i soldi del noleggio, per quanto mi riguarda... ;-)

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  3. @ il bibliofilo
    Vanessa Redgrave è decisamente al di sopra del livello del film
    @ Kelvin Confermo: soldi del noleggio sprecati ;)

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  4. una discreta schifezza, ma tu ci sei andata giù persino troppo pesante :)

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  5. @ Marco
    Quando ho visto un film brutto, mi consolo parlandone male senza pietà!

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  6. E' la prima volta che entro sul tuo blog. Mi piace moltissimo il cinema ed ho apprezzato il tuo lavoro sicuramente impegnativo. A presto

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  7. @ Roscio!
    Grazie e ricambio subito la visita!

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