Recensione pubblicata su Il profumo della dolce vita
Titolo originale: Divergent
Paese: U.S.A.
Anno: 2014
Durata: 139 min.
Genere: azione, fantascienza, drammatico
Regista: Neil Burger
Soggetto: Veronica Roth
Sceneggiatura: E. Daugherty, V. Taylor
Cast: Shailene Woodley, Kate Winslet, Theo James, Ashley Judd, Zoe Kravitz, Maggie Q, Mekhi Phifer, Tony Goldwyn
E' difficile parlare di Divergent, il nuovo young adult diretto da Neil Burger e tratto dall'omonimo romanzo di Veronica Roth, senza riferirsi ad altri film appartenenti al genere, in primis ad Hunger Games.
In Divergent non c'è Panem e non ci sono i Dodici Distretti, ma c'è una Chicago, incredibilmente sopravvissuta alle guerre che hanno distrutto il mondo, divisa in cinque fazioni: gli Intrepidi, i Candidi, gli Eruditi, i Pacifici e gli Abneganti. Giunta all'età di sedici anni, Beatrice Prior, appartenente per nascita agli Abneganti, si sottopone ad un test della personalità, che ha lo scopo di rivelarle a quale fazione appartenga per natura, ma scopre di essere una divergente: non classificabile, non catalogabile e per questo un pericolo per l'ordine costituito.
Il principale limite di Divergent è quello di scopiazzare un po' di qua e un po' di là, senza avere una propria anima che lo renda unico. Se il riferimento immediato va ad Hunger Games, il film si rivela presto spento e vuoto come The Twilight Saga o il più recente Shadowhunters - Città di Ossa.
Se almeno nella prima parte il film diverte e incuriosisce, stuzzicando lo spettatore su questo mondo distopico, un po' futuristico e un po' medievale, diviso in fazioni anziché in corporazioni, nella seconda parte la storia precipita senza essere in alcun modo verosimile o accattivante ed emergono i difetti dell'intera trama.
Innanzitutto, la protagonista, Beatrice, è un personaggio poco credibile, che subisce una trasformazione troppo repentina per una sedicenne. Se Katniss Everdeen è, grazie anche al carisma di Jennifer Lawrence, un'eroina per caso e controvoglia, prima pedina dei giochi e poi della ribellione, Beatrice Prior, dopo aver superato miracolosamente le prove fisiche cui la sottopongono gli Intrepidi, si trasforma addirittura in una sorta di eroina da videogioco, che sventa da sola un golpe condotto dagli Eruditi a danno degli Abneganti.
Un'altra evidente lacuna del film è la capacità recitativa dei protagonisti. Shailene Woodley si impegna, ma è prematuro definirla, come è stato fatto da alcuni, «la nuova Jennifer Lawrence». Theo James, coprotagonista maschile, è un James Franco totalmente inespressivo o coinvolgente, mentre Kate Winslet interpreta con aria di sufficienza un personaggio non esattamente memorabile.
Sono già in cantiere i due seguiti, che speriamo sapranno colmare i diversi limiti presenti in questo film.
Voto: 5