mercoledì 30 dicembre 2015

Ho voglia di cinema awards - Top 10 Interpretazioni

Quest'anno ho deciso di chiudere gli Ho voglia di cinema Awards con la top ten delle migliori interpretazioni del 2015, includendo sia quelle femminili che quelle maschili in televisione e al cinema. Buona lettura e buon anno nuovo!

10. Christian Bale - Mosè in Exodus


Da spudorata fan di Christian Bale, non posso non inserire in classifica la sua interpretazione magistrale del biblico Mosè in Exodus di Ridley Scott. Il film è dimenticabile (ed anzi, piuttosto noioso), ma Bale mantiene immutati la sua bravura e il suo fascino.

9. Cate Blanchett - la matrigna in Cenerentola


La matrigna di Cate Blanchett nella Cenerentola di Kenneth Branagh è uno dei migliori cattivi delle fiabe in live action. Complici, forse, i bellissimi costumi, Blanchett vince qualsiasi sfida contro la Malefica di Angelina Jolie o le regine cattive Julia Roberts e Charlize Theron.

8. Jennifer Lawrence - Katniss Everdeen in Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte II


Qui parla la venerazione che ho per la ragazza di fuoco. L'ultimo capitolo della saga di Hunger Games non è particolarmente esaltante, ma Jennifer Lawrence è sempre fantastica. 

7. Ian McKellen - Sherlock Holmes in Mr. Holmes


Considero Ian McKellen un mito dai tempi di La compagnia dell'anello (il film che effettivamente lo ha fatto conoscere al grande pubblico, compresa alla sottoscritta). Vederlo interpretare uno dei miei personaggi letterari preferiti è stato il realizzarsi di un sogno. 

6. Jon Hamm - Don Draper in Mad Men



Basti dire che l'ultimo fotogramma in cui Jon Hamm compare come Don Draper dice tutto del personaggio e della bravura dell'interprete.

5. Will Forte - Phil Miller in The Last Man on Earth

 
Ha  retto praticamente da solo la prima stagione della sit-com, da lui stesso ideata, costruendo un personaggio verso il quale si hanno sentimenti contrastanti: dalla commiserazione all'odio, dalla simpatia alla rassegnazione.

4. Michael Keaton - Riggan Thomson in Birdman


Il vincitore morale dell'Oscar come migliore attore protagonista all'ultima edizione degli ultimi Academy Awards. Un'interpretazione nel film di Inarritu inaspettata per chi ricordava il Batman di Tim Burton e per questo ancor più piacevole. 

3. Robin Wright - Claire Underwood in House of cards


Anche per lei comincio ad avere una venerazione che sfiora quella che ho per Jennifer Lawrence. Sarà il suo taglio di capelli oppure saranno i suoi completi da first lady, ma a me Robin Wright nell'ultima stagione di House of cards ha straconvinto, mettendo in ombra il protagonista Kevin Spacey. 

2. Kirsten Dunst - Peggy Blumquist in Fargo


Personaggio a dir poco insopportabile, ma allo stesso tempo indimenticabile: Kirsten Dunst tocca il punto più alto della sua carriera grazie all'interpretazione di Peggy Blumquist nella seconda stagione di Fargo. 

1. Jake Gyllenhaal - Billy Hope in Southpaw


Film non particolarmente originale diretto da Antoine Fuqua, Southpaw ha come protagonista un incredibile Jake Gyllenhaal che dona tutta la sua anima e il suo corpo al personaggio del pugile Billy Hope. Siamo abituati alla grandezza di quest'attore, solitamente snobbato dai premi ufficiali con minor clamore rispetto ad altri, come Leonardo DiCaprio, ma Gyllenhaal non può mancare nella mia classifica e si aggiudica il primo posto.  


sabato 26 dicembre 2015

Ho voglia di cinema awards 2015 - Top ten migliori serie tv

Proseguono gli Ho voglia di cinema Awards con la classifica di quelle che secondo me sono state le migliori serie tv dell'anno. Devo dire che in un paio di posizioni ho deciso di abbandonare qualsiasi pretesa di oggettività e mi sono lasciata andare alla più totale devozione, ma visto che è il mio blog e la mia classifica direi che me lo posso permettere.

10. Glee - Sesta stagione


Ecco, qui cedo subito all'affetto e inserisco in classifica Glee, una serie tv meravigliosa per le prime tre stagioni, in decadimento totale a partire dalla quarta. La sesta è stata l'ultima stagione, abbastanza dimenticabile, che ha tuttavia visto una serie di momenti importanti, primo tra tutti il matrimonio a sorpresa tra Blaine (Darren Criss) e Kurt (Chris Colfer), per cui la romantica che è in me prevale e inserisce la serie in classifica. Sento già le frecce scoccare...

9. 1992 - Prima stagione


La migliore serie tv italiana dell'anno, "da un'idea di Stefano Accorsi", come tutti certamente saprete. Non all'altezza di Romanzo Criminale o Gomorra, ma comunque un prodotto televisivo di altissima qualità con bravi interpreti e trama intrigante.

8. Orange is the new black - Terza stagione


Le avventure di Piper (Taylor Schilling) in prigione continuano. La serie si è chiusa con la trasformazione, già in atto, della ragazza in una sorta di Walter White. In realtà, se fosse solo per Piper la serie tv si abbandonerebbe velocemente, ma fortunamtamente i personaggi di contorno, come Tiffany (Taryn Manning) e Suzanne (Uzo Uduba), continuano a rendere la serie estremamente interessante.

7. The walking dead - Quinta/Sesta stagione


Anche qui parla il cuore. Sebbene in più di un'occasione la serie sia apparsa ad un punto morto, continua a risollevarsi regalando puntate incredibili per trama, ritmo e suspence, come la 5x14 o la 6x03. Personalmente ritengo che, attraverso i numerosi personaggi, The walking dead riesca a rappresentare egregiamente le varie sfumature delle reazioni umane, degli interrogativi e dei dubbi che popolano l'uomo di fronte ad una situazione estrema, come può essere quella di trovarsi in un mondo popolato da zombie. 

6. House of cards - Terza stagione


Anche quello che sembra indistruttibile alla fine può logorarsi. Questo il messaggio della terza stagione di House of cards, sottotono rispetto alle prime due, ma comunque coinvolgente e che lascia un finale decisamente aperto. 

5. Better Call Saul - Prima stagione


All'inizio la serie non è partita benissimo, rischiando in alcuni momenti di risultare un po' noiosa. Puntata dopo puntata è diventata, però, sempre più convincente e il finale è stato imprevisto e degno di nota. Non possiamo dire di non rimpiangere del tutto Breaking bad, ma anche Better call Saul ha il suo perchè.

4. Fargo - Seconda stagione


Solo con una parola si può descrivere la prima stagione delle serie tv ispirata all'omonima pellicola dei fratelli Coen: capolavoro. Cominciare una seconda stagione non era impresa facile. Gli autori di Fargo ci hanno comunque provato e hanno costruito una seconda stagione brillante,  con due personaggi indimenticabili: la Peggy Blumquist di Kirsten Dunst e Hanzee Dent di Zahn McClarnon.

3. Mad men - Settima stagione (seconda parte)


Personalmente ritengo che la stagione si sia un po' dilungata sul finale, ma ha chiuso in maniera impeccabile una delle migliori serie di sempre. E l'ultima puntata è stata semplicemente perfetta. Mad men era una presenza rassicurante ed è un peccato che non dovremo più attendere una nuova stagione.

2. The last man on earth - Prima stagione/Seconda stagione


La serie comedy creata e interpretata da Will Forte è un concentrato di ironia e assurdità, mescolate alla giusta dose di nostalgia e in alcuni momenti anche di drammaticità, che sfiorano la serie senza mai capovolgerla. Soprattutto la prima stagione è assolutamente eccezionale e si divora.


1. Game of thrones - Quinta stagione


Per alcuni è la peggiore stagione di sempre, mentre io non sono d'accordo. Partita lentamente, la quinta stagione di Game of thrones ci ha regalato degli episodi unici che rimarranno nella storia della televisione: le ultime tre puntate "Hardhome", "The Dance of dragons" e "Mother's Mercy" sono state indimenticabili, dei piccoli film, da vedere, rivedere e ancora rivedere. Sebbene la fine della serie appaia ancora lontana, i fili si stanno strecciando e si intravede una conclusione. Ora che lettori dei romanzi di George R.R. Martin e spettatori della serie tv sono praticamente allo stesso punto di conoscenza di sviluppo della trama, la trepidazione per la sesta stagione è altissima, compresa la mia. 

mercoledì 23 dicembre 2015

Ho voglia di cinema awards 2015 - Top ten migliori film


Anche se quest'anno Ho voglia di cinema vi ha fatto poca compagnia, ho deciso di chiudere l'anno proponendovi quello che considero il meglio del 2015, con l'augurio personale di riuscire a curare di più il blog nel 2016.

Partiamo con la classifica dei migliori film, ma con una premessa: facendo la rassegna dei film che ho visto quest'anno, mi sono accorta di aver visto tante, ma proprio tante schifezze. Di conseguenza, la mia classifica ne risente parecchio. La qualità, a parte alcuni titoli, rispetto agli anni passati, è molto bassa: a parte un paio di titoli, non ci sono stati film che mi hanno fatto particolarmente impazzire ed è stato difficile trovare dieci film per completare la classifica. Sono andata poco al cinema non solo per motivi di tempo, ma anche perché i titoli in sala non mi attiravano particolarmente.
Secondo me, quindi, il 2015 non è stato un anno felice per il cinema, mentre molte serie tv sono state a dir poco ghiotte. Vi segnalerò quali nella classifica che pubblicherò nei prossimi giorni.

Ma ora bando alle ciance. Ecco quali sono - secondo me - i migliori film del 2015: 

10. MR HOLMES - IL MISTERO DEL CASO IRRISOLTO


Più che il film, ho adorato Ian McKellen: solo un attore britannico di una tale levatura poteva interpretare, in questa nuova trasposizione cinematografica dedicata a Sherlock Holmes, il più grande investigatore della letteratura nel momento in cui l'uomo è oramai anziano e in procinto di perdere le doti che lo hanno reso famoso in tutto il mondo. Un applauso, quindi, a Ian McKellen, che dopo l'interpretazione di Gandalf ne Il signore degli anelli di oramai quindici anni fa, continua a vivere la sua seconda giovinezza.

9. SUBURRA


Il nuovo fim diretto da Stefano Sollima non è un capolavoro, ma merita un posto in questa top ten per il fatto di essere uno dei pochi film italiani presentabili a livello internazionale grazie al montaggio, alla fotografia, alla colonna sonora e alle ottime interpretazioni, tra cui quella di Pierfrancesco Favino, incredibile nei panni di un politico viscido e corrotto. Non a caso stiamo parlando del regista che ha diretto le migliori serie tv italiane di sempre, Romanzo Criminale e Gomorra. 

8. CENERENTOLA


Con vergogna devo ammettere che questa fedele trasposizione in live action della celebre fiaba di Cenerentola, portata sullo schermo dalla Walt Disney per la prima volta nel 1950 e oggi diretta da Kenneth Branagh, mi ha catturato per due ore riportandomi ad essere una bambina di otto anni. Branagh ha saputo dirigere con maestria un film dalle bellissime scenografie, straordinari costumi, protagonisti credibili (Lily James e Richard Madden, alias Cenerentola e il Principe Azzurro singorlamente non brillano, ma insieme sono una coppia perfetta) e, soprattutto, dominato da un'immensa cattiva, Cate Blanchett.

7. JURASSIC WORLD


Questo nuovo capitolo della serie cinematografica iniziata da Steven Spielberg con Jurassic Park nel lontano 1993 ha avuto la giusta dose di effetti speciali, adrenalina e suspence da intrappolare una neofita come me che non aveva mai visto il film capostipite (se non qualche spezzone in televisione). Chris Pratt, inoltre, ha conquistato un posto nel mio cuore...

 6. GOING CLEAR: SCIENTOLOGY E LA PRIGIONE DELLA FEDE  

Un documentario interessantissimo su Scientology, organizzazione "religiosa" fondata da L. Ron Hubbard, che conta centinaia di migliaia di adepti, soprattutto negli Stati Uniti, compresi John Travolta e Tom Cruise. Attraverso testimonianze di spicco da parte di ex aderenti alla Chiesa, tra i quali spicca il nome di Paul Haggis, il documentario ci fa addentrare nella storia di Scientology e nei motivi che rendono il movimento estremamente pericoloso dal punto di vista umano e istituzionale. 

5. DHEEPAN - UNA NUOVA VITA


Il film Palma d'Oro all'ultimo Festival di Cannes racconta la storia di Dheepan, un ex membro delle Tigri Tamil che fugge dallo Sri Lanka con la sua "famiglia" e chiede asilo in Francia. Sebbene il film pecchi in alcuni punti, soprattutto nella parte finale, dove si trasforma improvvisamente in una sorta di Taxi driver, merita una posizione in classifica per la potenza e l'attualità della storia.

4. MIA MADRE


L'ultimo film di Nanni Moretti, presentato allo scorso Festival di Cannes, non ha riportato a casa nessun premio. E', però, un film denso e nostalgico, mai noioso che porta a riflettere sui rapporti tra i genitori e i figli, o meglio sulla visione che questi ultimi hanno dei loro genitori (e infatti il titolo è "Mia madre"). Nanni Moretti si mette ai margini del film, pur essendo un personaggio fondalmentale, e lascia brillare Margherita Buy, Giulia Lazzarini (la madre) e l'ospite d'eccezione John Turturro. 

3. INSIDE OUT 



Non so cosa abbiano pensato i bambini dell'ultimo cartone animato della Pixar, che al di là dei colori sgargianti e dei personaggi simpatici, sembra stimolare più gli adulti che i piccini. Inside out ci induce a guardarci dentro e ad imparare ad accettare il dolore e la sofferenza come parte di noi, rinunciando a conseguire la felicità in ogni momento, semplicemente perchè non è realistico.

2. STAR WARS - IL RISVEGLIO DELLA FORZA 

Devo dire che la promozione che ha investito negli ultimi mesi qualsiasi cosa è stata piuttosto snervante e mi stava inducendo a rinunciare alla visione del nuovo Star Wars. Ciononostante, alla fine ho ceduto e ho fatto bene. Il risveglio della forza è un episodio semplicemente epico, costruito in maniera egregia da un J.J. Abrams illuminato, che con rispetto e determinazione si è accostato alla saga cinematografica più amata nel mondo. A questo punto non posso che attendere con ansia l'ottavo episodio.

1. BIRDMAN O (L'IMPREVEDIBILE VIRTU' DELL'IGNORANZA)


La pellicola diretta da Alejandro Gonzales Inarritu, vincitrice del premio Miglior Film agli ultimi Academy Awards, si aggiudica anche il primo posto nella mia classifica.
Un inaspettatamente brillante Michael Keaton ci fa conoscere la storia di una vecchia star del cinema caduta in disgrazia, che tenta di risollevarsi partecipando ad una piece teatrale tratta da un racconto di Raymond Carver. E' l'occasione per riflettere su se stessi, sui propri limiti e sulle proprie potenzialità, sulle gioie e sui dolori di ciò che chiamiamo fama.
Con questo flm Inarritu si conferma uno degli autori più bravi in circolazione, capaci di cogliere le più nascoste sfumature della natura umana e di esaltarle a livello cinematografico.

Per scoprire le classifiche degli anni passati, clicca qui

martedì 24 novembre 2015

Ant-Man

USA 2015
Regia di Peyton Reed
Cast: Paul Rudd, Michael Douglas, Evangelin Lilly, Coren Stoll, Michael Pena 

Diciamo la verità: non mi aspettavo granché da un supereroe come Ant-Man: decisamente troppo, troppo ridicolo. La curiosità, però, alla fine ha vinto sullo scetticismo e quindi mi sono spinta a vedere la versione cinematografica di uno dei supereroi meno famosi della Marvel. 
La storia è quella di Scott Lang (Paul Rudd), ex ingegnere elettronico ed ex galeotto, che, uscito di galera, entra in contatto con Hank Pym (Michael Douglas), ex membro dello SHIELD e Ant-man originario, che lo recluta per contrapporsi al tentativo di riprodurre la sua tuta da parte del suo vecchio pupillo, Darren Cross (Corey Stoll).
La visione è stata piacevole e divertente, degna dei migliori film tratti dai fumetti. Gli sceneggiatori evitano ogni eccessiva drammatizzazione e trattano ogni spezzone della trama con la giusta dose di ironia tipicamente marveliana. Sulla scia dei Guardiani della Galassia, hanno deciso di non prendersi troppo sul serio.
Per il resto,le tematiche affrontate non sono particolarmente originali, ma d'altronde i fumetti sono stati così tanto "spolpati" che oggi rappresenta un enorme sfida trarre qualcosa di realmente innovativo, tra le decine di serie tv e film che ogni anno vengono prodotte.
Alla fine, comunque, mi sono dovuta ricredere: Ant-man rappresenta un buon diversivo per distrarsi e divertirsi come permettono i capisaldi della cinematografia Marvel, da The Avengers a Iron - Man.

Voto: ♥♥♥





lunedì 23 novembre 2015

Game of thrones: primo poster della sesta stagione

La sesta stagione di Game of Thrones, la fortunata serie tratta dai romanzi di George R.R. Martin, ci aveva lasciato con diversi interrogativi sulla sorte dei protagonisti. In particolare, la fine di Jon Snow, pugnalato a morte dai suoi confratelli, aveva lasciato tutti o quasi con l'amaro in bocca. Date le innumerevoli teorie circolanti sulla sua vera identità, i più hanno ritenuto che il figlio bastardo di Ned Stark non fosse realmente morto.

Oggi è arrivata una prima risposta da parte della HBO ed è questa:


Il poster è di grande effetto. La HBO si crogiola nella sua vanità senza sentire il bisogno di specificare quale serie sta pubblicizzando. Una frase essenziale e ad effetto. "April. HBO". L'immagine, a mesi di distanza dalla sesta stagione, va così a rialimentare le speculazioni innumerevoli sulle quali tutti ci eravamo soffermati solo qualche mese fa, scovolti dalla morte di Jon. 
Per quanto mi riguarda, non posso negare di aver avuto un tuffo al cuore... Jon è vivo! Perlomeno io interpreto il poster in questo modo... e voi, cosa ne pensate?

Voto al poster: ♥♥♥♥♥


domenica 22 novembre 2015

Hunger Games: Il canto della rivolta Parte 2



USA 2015
Regia di Francis Lawrence
Cast: Jennifer Lawrence, Josh Hutchrson, Liam Hemsworth, Donald Sutherland, Philip Seymour Hoffman, Julianne Moore, Elizabeth Banks, Woody Harrelson, Jeffrey Wright, Sam Claflin, Stanley Tucci, Jena Malone, Natalie Dormer

Con Hunger Games: Il canto della rivolta Parte 2 giunge finalmente al suo capitolo conclusivo la saga portata al cinema per la prima volta nel 2012 e tratta dai fortunati romanzi di Suzanne Collins.
Protagonista per l'ultima volta troviamo una straordinaria Jennifer Lawrence, che oramai non deve fare più molto per dimostrarci la sua bravura.
Il canto della rivolta Parte 2 riparte dove ci aveva lasciato il capitolo precedente, con Peeta (Josh Hutcherson) deviato dalle torture subite a Capitol City e Katniss (Jennifer Lawrence) ancor più decisa ad uccidere il presidente Snow (Donald Sutherland). Nel giro di due ore, la pellicola si avvicina velocemente alla fine, con la rivolta che finalmente prende il sopravvento su Capitol City e i distretti, ma non tutto si rivela come Katniss si aspettava.
Gli spettatori più giovani trarranno gioia da diverse scene romantiche, che denotano il carattere adolescenziale del film e che intervallano le scene di azione, piene di adrenalina e di suspence. Sempre interessanti sono, poi, i retroscena riguardanti il presidente Snow, del quale scopriamo piano a piano la presa di coscienza della sconfitta finale. Una nota di merito va  a tutti gli interpreti, che hanno reso stellare una saga per la quale, dato il target, sarebbe stato facile cedere da parte dei produttori e del regista alla scelta di attori mediocri: la stella è la ragazza di fuoco, ma, se non fosse stata contornata da attori del calibro di Philip Seymour Hoffman, Julianne Moore, Donald Sutherland, Woody Harrelson ed Elizabeth Banks, la serie di film sarebbe risultata molto meno convicente.
Ed ora una domanda che mi è rimbalzata nella testa per tutto il corso del film:
"Noi siamo Panem?"
Con "noi", intendo quello che comunemente viene chiamato Occidente: Europa, America del Nord, Stati Uniti, Australia, che vivono sulle spalle dei paesi africani e asiatici, di cui sfruttano ogni ricchezza. Quando quei popoli bussano alle nostre porte, noi li respingiamo. Se ci colpiscono, noi li colpiamo ancor più duramente, senza fare distinzione tra buoni e cattivi.
E, quindi, mi domando di nuovo: "Noi siamo Panem?".
La risposta è solo una e ve la lascio immaginare. 

Voto: ♥♥♥

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