martedì 24 aprile 2012

Li teniamo d'occhio... Léa Seydoux


Semisconosciuta in Italia, Léa Seydoux, con il viso dai tratti fanciulleschi e lo sguardo intenso e maturo, è una delle giovani promesse del cinema francese, a cui non è mancata qualche puntatina nel cinema d'oltreoceano. 
Classe 1985, Léa vince nel 2009 il premio César come migliore promessa femminile per l'interpretazione di Junie in La belle persone. Nello stesso anno, viene scelta da Quentin Tarantino per un piccolo ruolo in Bastardi senza gloria e successivamente entra a far parte del cast di Robin Hood di Ridley Scott, accanto a Russel Crowe e Cate Blanchett, dove interpreta la parte di Isabelle, la moglie del principe Giovanni. 
I più di noi la ricorderanno per il piccolo ruolo della ragazza che lavora al mercato delle pulci e fa amicizia con il protagonista Owen Wilson nell'acclamato Midnight in Paris di Woody Allen. 
Dopo aver ottenuto un'altra piccola parte anche nell'ultimo Mission Impossible, Léa Seidoux è finalmente la protagonista nell'ultimo film della regista franco - svizzera Ursula Meier, Sister, vincitore dell'Orso d'argento allo scorso Festival di Berlino. Il film racconta la storia di un ragazzo orfano che vive rubando ai turisti in una stazione sciistica sulle Alpi. Questo il discorso che ha accompagnato la premiazione del film:
"Sister è una riflessione poetica e appassionante sulla relazione tra due persone, splendidamente raccontata e ambientata con grande immaginazione nel panorama inusuale di una stazione sciistica. Il film conduce un'analisi brillante del rapporto tra ricchezza e povertà ed è scritto e diretto in modo geniale da Ursula Meier. Le interpretazioni di Léa Seydoux e Kacey Mottet Klein sono formidabili".
I curiosi dovranno aspettare soltanto il 7 maggio prossimo per vedere questo film (e dati i tempi biblici della distribuzione italiana, non possiamo che parlare di miracolo).

Léa Seidoux su wikipedia e su imdb

mercoledì 18 aprile 2012

Ho voglia di leggere: L'ABBAZIA DI NORTHANGER

L'abbazia di Northanger fu il primo romanzo scritto per intero da Jane Austen, pubblicato tuttavia postumo nel 1818.
Protagonista Catherine Morland, una diciassettenne affascinata dai romanzi gotici, che, grazie ad alcuni amici conosciuti durante la sua entrata in società a Bath, avrà l'occasione di visitare l'antica abbazia di Northanger, appartenente al futuro suocero.
Personalmente ho amato molto questo romanzo, sebbene sia considerato decisamente inferiore rispetto alle altre opere della scrittrice inglese. L'abbazia di Northanger costituisce, infatti, un'eccellente parodia del romanzo gotico. Jane Austen si prende continuamente gioco dei suoi personaggi in maniera piuttosto esplicita. Catherine, per quanto non rappresenti un personaggio particolarmente brillante o appassionato, è comunque un personaggio riuscito. E' una credibile diciassettenne, la cui inesperienza la fa cadere continuamente in errore, e per questo motivo la scrittrice non la prende molto sul serio. Catherine è definita dalla Austen un'eroina nella piena consapevolezza che non lo è. 
Un altro aspetto che ho trovato particolarmente interessante nel romanzo è che l'amore non sia al centro della scena. La fervida immaginazione di Catherine, viceversa, domina sia durante la sua permanenza a Bath, che in occasione della visita di Northanger. A tal proposito, la descrizione della società di Bath non annoia, ma, anzi, incuriosisce, costituendo una significativa testimonianza su come avveniva l'entrata in società di una giovane ragazza inglese tra il Settecento e l'Ottocento.

Voto:  7


Jane Austen su Ho voglia di cinema:

Emma (romanzo)
Emma (film)
Orgoglio e pregiudizio (film)
Ragione e sentimento (film)

martedì 17 aprile 2012

TITANIC

Forse tutti sono concordi nel ritenere che Titanic, uscito nel 1997, diretto da James Cameron e interpretato da due giovani attori destinati a sfolgoranti carriere, abbia segnato un'epoca.
Non c'è adolescente di fine anni Novanta che non l'abbia visto almeno una volta (e forse anche due). Il film di James Cameron vinse ben 11 premi Oscar, eguagliando il primato, sino allora incontrastato, di Ben Hur, e incassò milioni e milioni di dollari, diventando uno dei film più visti della storia del cinema. Leonardo DiCaprio, all'epoca già piuttosto famoso per il deludente Romeo + Giulietta di Baz Luhurmann, divenne l'idolo delle adolescenti di mezzo pianeta (compresa la sottoscritta) nonché una delle maggiori star hollywoodiane di sempre.
La trama di Titanic è nota: il ritrovamento di un affascinante disegno in una cassaforte nascosta tra i relitti del Titanic rappresenta l'occasione per l'anziana Rose di raccontare una parte della sua vita nascosta a tutti, ovvero il suo incontro con lo squattrinato Jack , avvenuto 80 anni prima a bordo di quel transatlantico che tragicamente affondò il 14 aprile 1912.
Titanic è il classico kolossal hollywoodiano: se da un lato le superbe scenografie, gli incredibili effetti speciali visivi e sonori, la meravigliosa colonna sonora deliziano occhi e orecchie dello spettatore, dall'altro lato la storia d'amore contrastata chiama a raccolta le ragioni del cuore.
Quando parlo di Titanic, non posso fare a meno di essere sentimentale, perché è uno di quei film che racconta la mia vita. Potrei scrivere un romanzo su tutti i particolari che quella prima visione di Titanic mi riporta alla mente. Particolari che mi commuovono e mi fanno sorridere. Ho talmente tanto amato Titanic quando avevo 11 anni che non sono in grado di giudicarlo obiettivamente poiché mi persuado facilmente a perdonargli i più vistosi difetti (la storia d'amore troppo romanzata e una non eccellente accuratezza storica) in nome della passione che ha suscitato in me circa 14 anni fa e che continua a suscitare in quella piccola parte di me rimasta undicenne sotto gli apparenti e pomposi strati della maturità.

Voto: 10 

Titanic su imdb
James Cameron su imdb

venerdì 13 aprile 2012

Ho voglia di leggere: TERESA RAQUIN

Emile Zola visto da Eduard Manet
Scritto da Emile Zola e pubblicato nel 1867, Teresa Raquin è uno dei capolavori della letteratura naturalista francese.
Lo scrittore, applicando il metodo scientifico in voga a quel tempo, scruta nell'animo umano, descrivendone ogni più percettibile cambiamento.
Protagonista la giovane Teresa, una donna che ha sempre nascosto se stessa di fronte alla zia, che sin da bambina l'ha accolta come una figlia, e di fronte al cugino Camillo viziato e malaticcio, che poi Teresa sposerà. Teresa si invaghirà di un amico di Camillo, Lorenzo, e la passione sfrenata esistente tra i due porterà entrambi all'omicidio.
Zola non indaga semplicemente i comportamenti dei protagonisti, ma l'analisi scientifica degli stessi si avverte anche nello svolgimento della storia, nel momento in cui Lorenzo, freddo e calcolatore, arriva a costruire il delitto perfetto. Teresa e Lorenzo prevedono, indovinando, i comportamenti delle persone che li circondano.
Ad un tratto, però, tutto cambia. Prima o poi, i due amanti devono fare i conti con l'omicidio. Non sono riusciti a prevedere le allucinazioni di cui saranno vittime né il tragico epilogo della storia.
Con questo Zola sembra dirci che il metodo scientifico non può essere applicato ai sentimenti umani in maniera categorica come agli esseri intesi in senso fisico, poiché sovente accade che qualche agente straordinario venga a sconvolgere e sovvertire tutti i nostri piani.
Grottesca la figura della zia di Teresa, quando, imprigionata da un'artrite fulminante, non riesce ad attuare la sua vendetta. Dovrebbe essere una figura tragica, ma l'autore sembra prendersi un po' gioco di questa donna che aveva tarpato le ali a una giovane Teresa e aveva oppresso il figlio Camillo con il suo amore, ed ora è a sua volta imprigionata nel suo stesso corpo. La vecchia zia può solo sperare di non morire prima che Teresa e Lorenzo si distruggano a vicenda. 
Zola ha il merito di rivolgere la propria attenzione a quella piccola borghesia che i più disdegnavano nell'epoca in cui scriveva, tant'è che il romanzo fu tacciato di immoralità, In verità, se lo leggiamo con attenzione, scopriamo che lo scrittore esprime un giudizio fortemente negativo nei confronti dell'adulterio perpetrato da Teresa e Lorenzo, e pertanto, nel complesso, il romanzo mostra un solido attaccamento alla morale del tempo.

giovedì 12 aprile 2012

LARS E UNA RAGAZZA TUTTA SUA

Lars e una ragazza tutta sua è una commedia agrodolce del 2007, diretta da Craig Gillespie. Il film racconta la storia di Lars, un ragazzo di 27 anni timido ed introverso, che presenta alla sua famiglia una ragazza un po' particolare conosciuta su internet: una bambola gonfiabile.
Ciò che innanzitutto spicca in Lars e una ragazza tutta sua è la bravura del suo protagonista: Ryan Gosling ci regala una delle sue migliori performance di sempre interpretando Lars, questo personaggio timido e introverso al quale dona tutta l'insicurezza e la tenerezza di cui un attore può far mostra. Tant'è che Ryan Gosling qui non è più Ryan Gosling: è Lars.
Molto meritevole anche la sceneggiatura di Nancy Oliver (che a suo tempo ottenne una candidatura agli Oscar), capace di raccontare una storia drammatica con simpatia e leggerezza, ma senza essere superficiale. Ammirevole, infatti, seppure forse un po' ingenua, la fiducia che l'autrice ripone in una piccola comunità come quella in cui è ambientato il film, generosa e ben disposta nei confronti di Lars. Nel film, infatti, non assistiamo soltanto all'evoluzione del protagonista e delle persone a lui più vicine (il fratello e la cognata), ma anche a quella della comunità in cui il protagonista vive, comunità che è in grado di superare lo sconcerto iniziale, di brevissima durata, di fronte all'inserimento nella compagine sociale di una bambola gonfiabile, per poi assecondare, senza fare troppo domande, la fantasia di Lars. E' una comunità ristretta, lontana dalla grande città, cui però non spaventa il diverso e il nuovo, ma che anzi si mostra disponibile ad accettarlo.
Bella, infine, l'ambientazione (un paesino del Winsconsin), insolita per i film americani.
Per concludere, mi sento di dire che Lars e una ragazza tutta sua rappresenta quel cinema piccolo, ma prezioso che non dobbiamo assolutamente perdere lasciandoci andare dietro a blockbuster, remake, reboot e adattamenti vari. Ci mostra come ci siano ancora autori capaci di scrivere in maniera originale e attori capaci di vivere il personaggio che interpretano. 

Voto: 8

Lars e una ragazza tutta sua su imdb
Craig Gillespie su imdb
Nancy Oliver su imdb
Ryan Gosling su Ho voglia di cinema