domenica 27 marzo 2011

THE FIGHTER


The fighter di David O' Russell racconta la storia di Micky Ward (interpretato da Mark Wahlberg), un pugile americano di origini irlandesi che dopo un brutto incidente ad una mano, trova la forza di rialzarsi e tornare a combattere.
Nel suo cammino da pugile "trampolino" a pugile campione, incontriamo il fratellastro di Micky, Dicky (interpretato da Christian Bale), ex pugile, suo allenatore, che, tuttavia, a causa della tossicodipendenza provocherà solo guai, fino a finire in prigione; la "famiglia", composta, in particolare, dalla madre e dalle sorelle che costituiscono un unico blocco e cercano di ostacolare la sua relazione con Charlene, una barista che ha lasciato il college e cerca di staccare Micky dalle cattive scelte che madre, fratello e sorelle gli impongono.
Il film mi è piaciuto moltissimo, per l'ambientazione, una squallida periferia americana (dove, secondo me, un personaggio di Clint Eastwood si sarebbe trovato alla perfezione), per la storia appassionante (di indipendenza e riscatto: alla fine Micky si riappacifica con la sua famiglia, che non è più una famiglia opprimente che vuole avere il suo controllo su tutto, bensì una famiglia che accetta le sue scelte); per le interpretazioni degli attori protagonisti, tra cui assolutamente spicca quella di Christian Bale, che non a caso ha vinto l'Oscar come migliore attore non protagonista. Molto bravi anche Melissa Leo (anche lei ha vinto l'Oscar come migliore attrice non protagonista), Amy Adams e, ovviamente, il protagonista, Mark Wahlberg, dolce e combattivo allo stesso tempo.

Voto: 9

The fighter su imdb
Il trailer su youtube
David O' Russell su wikipedia

domenica 20 marzo 2011

EASY GIRL

Easy girl di Will Gluck (titolo originale Easy A) è una commedia divertente ambientata in un liceo americano, che vede protagonista Olive, una ragazza colta e intelligente, che vive nel più assoluto anonimato e che un giorno, per sfuggire ad un weekend con la sua migliore amica e i suoi improbabili genitori, si inventa di essere uscita con un ragazzo del college. Da qui Olive inventerà sempre più bugie, che si diffonderanno nella scuola a velocità della luce, e per vedere fino a che punto arriverà lo "scandalo, deciderà di "marchiarsi" con la A di adultera, sulle orme della protagonista del romanzo di Nathaniel Hawthorne, La lettera scarlatta.
Easy girl supera di gran lunga le tipiche commedie americane dello stesso genere in quanto la storia è sviluppata in maniera originale; tuttavia, il film non esce mai fuori dagli schemi, poiché Olive rientra dalla porta principale della scuola dopo aver confessato tutte le sue bugie, quella scuola che lei detesta ma che sembra rappresentare l'unica dimensione nella quale vuole essere accettata. La "redenzione" viene trovata attraverso il web e ancora una volta Olive, anche se promette che non spiattellerà più i suoi affari personali in giro, in realtà cede al bisogno opprimente di farsi accettare dalle persone che la circondano, mentre gli sciocchi che all'inizio la insultavano, all'improvviso si sentiranno illuminati dalle sue parole.

Voto: 6

Easy girl su imdb
Il trailer su youtube
Will Gluck su wikipedia

Curiosità:
Il film, come ogni commedia per ragazzi che si rispetti, assortisce varie "star" della tv e del cinema famosissime oltreoceano: Amanda Bynes, Penn Badgley, direttamente da Gossip girl, Alyson Michalka, da Hellcats, Cam Gigandet, da The O.C. e Twilight.
La protagonista, interpretata da Emma Stone, sarà la prossima Gwen Stacy in The Amazing Spiderman, il reebot di Spiderman interpretato da Andrew Garfield.
Non pensate che la Stone abbia una somiglianza impressionante con un'attrice americana, Melinda Clarke (che ho conosciuto tramite The O.C. e rivisto in The vampire's diaries)? Eccole a confronto:


















venerdì 18 marzo 2011

BURLESQUE


Prima di recensire questo film, vi propongo un gioco: qual è la trama di Burlesque? (Trovate le soluzioni in basso oppure cliccando sulla fonte a fianco di ciascuna trama)
Trama n. 1
Dopo aver perso entrambi i genitori, i fratelli Joel e Lauryn, abitanti di una piccola cittadina nell'Indiana, hanno dovuto darsi da fare per portare avanti l'officina di famiglia, nonostante entrambi abbiano altri sogni. In particolar modo Lauryn sogna di sfondare nel mondo della danza, e nonostante la nuova situazione fa di tutto per ritagliarsi qualche momento per allenarsi e danzare, per poter partecipare alle audizioni per essere ammessa alla accademia di musica e danza di Chicago. Purtroppo per Lauryn, l'audizione va piuttosto male e la sua richiesta di ammissione viene respinta. Delusa e frustrata, Lauryn non ha il coraggio di tornare a casa, e accetta la proposta della ballerina Dana, di stare per un po' di tempo da lei, e di lavorare come contabile presso il "Ruby", locale burlesque, di proprietà di Brenda. Qui Lauryn conosce Russ, deejay del club, che sogna di comporre e produrre musica propria. È proprio Russ a scoprire il talento di Lauryn ed a proporla come ballerina, quando una delle ragazze del locale non può esibirsi. (Fonte wikipedia)
Trama n. 2
"Sognando di diventare una cantante, Ali lascia il suo piccolo paese di provincia trasferendosi a Los Angeles in cerca di fortuna. Dopo poco trova lavoro come cameriera presso il ***, locale gestito con fatica da Tess. Ben presto, Ali rimane affascinata dai costumi e dalle coreografie burlesque, che ogni sera animano il locale, sperando un giorno di calcare quel palcoscenico. Presa sotto l'ala protettrice di Tess, che l'insegna l'arte del burlesque, riuscirà a farsi strada nel mondo dello spettacolo, trovando inoltre l'amicizia di Georgia, l'amore con il bel Jack ma anche la rivalità con la prima ballerina del locale Nikki. La sua potente voce riporta il *** al suo antico splendore, fino a quando un carismatico imprenditore di nome Marcus Gerber arriva con una proposta allettante". (Fonte wikipedia)
Trama n. 3
"Violet è una ragazza che viene dal New Jersey e aspira a diventare cantautrice, ma vive con la paura del palcoscenico. Decisa a cercare fortuna, lascia la casa dove vive con il padre alla volta di New York. Gira la città proponendo i suoi provini, ma deve trovare un lavoro per poter pagare l'affitto. Trova lavoro nel locale di Lil *** dove avvenenti bariste intrattengono i clienti con balli sexy sul bancone del locale. Nel frattempo conosce il giovane cuoco Kevin, di cui si innamora. Spinta da Lil e dall'atmosfera del locale, Violet affronta le sue paure e la sua timidezza diventando una delle "attrazioni" del****". (Fonte wikipedia)
Solita storia banale e scontata della ragazza di campagna che sfonda nella metropoli, Burlesque è praticamente un lunghissimo videoclip di Christina Aguilera, la quale è assolutamente un'attrice incapace, affiancata da un'ancor più inespressiva Cher, che magari avrà anche provato a sorridere in qualche scena, ma più di tanto il suo viso non si poteva tirare. La potente voce di Christina non salva il film dal baratro profondo della noia, e lo stesso vale per le coreografie, che sembra di aver già visto in tanti altri occasioni. Burlesque è stato presentato come il nuovo Moulin Rouge, ma non gli si avvicina nemmeno lontanamente. E' una scopiazzatura del già pessimo "Ballare per un sogno", sul filone di tutti i film sulla danza che da una decina d'anni o forse più ci propongono.
Voto: 1
Il trailer di Burlesque su youtube
La trama di Burlesque su imdb
SOLUZIONE
Trama n. 1: Ballare per un sogno; trama n. 2: Burlesque; trama n. 3: Le ragazze del Coyote Ugly

martedì 8 marzo 2011

IL GRINTA


Il Grinta, film western dei fratelli Coen, candidato a 10 premi Oscar è l'adattamento cinematografico del romanzo omonimo, nonché remake del film del 1969 con cui John Wayne vinse l'unico Oscar della sua carriera come migliore attore.

Mattie Ross (Hailee Steinfeld) è una ragazzina di 14 anni il cui padre è stato ucciso da un fuorilegge, Tom Chaney (Josh Brolin). Spinta da un invidiabile senso pratico, essendo la contabile di famiglia, ingaggerà un vecchio sceriffo, noto per il suo coraggio come "Il Grinta", True Grit in lingua originale (Jeff Bridges), per inseguire e catturare Tom Chaney. All'improbabile duo si unirà anche un altrettanto improbabile ranger texano La Boeuf (Matt Damon).
Le avventure cui vanno incontro i personaggi del film non sono particolarmente avvincenti e coinvolgenti, anzi il film rimane piuttosto piatto. Per il resto, lo stile è assolutamente impeccabile: tutto, immagini, riprese, musiche sono quelle di un tipico film western. Ancora una volta, inoltre, dopo l'Academy Award per "Crazy Heart", si segnala la notevole prova artistica di Jeff Bridges, mentre, dal canto suo, anche Hailee Steinfeld se la cava egregiamente nell'interpretare una ragazzina fondamentalmente molto intelligente, ma anche assolutamente insopportabile. Non ho avuto la fortuna di vedere il film in lingua originale, ma sarei stata molto curiosa nell'ascoltare il pesante accento texano di Matt Damon.

Voto: 6

Il Grinta su imdb
Il Grinta, film del 1969, su wikipedia
I Fratelli Coen su wikipedia
Il trailer su youtube

giovedì 3 marzo 2011

AMORE E ALTRI RIMEDI


Amore e altri rimedi di Edward Zwick è una commedia romantica, con protagonisti un bravo Jake Gyllenhaal e una simpatica Anne Hathaway.
Jake Gyllenhaal veste le parti di Jamie, un donnaiolo rappresentante farmaceutico, che in una delle sue spedizioni in ospedale incontra Maggie, una ragazza ventiseienne malata del morbo di Parkinson. Tra i due nasce una storia, inizialmente solo tra le lenzuola, ma ovviamente col tempo Jamie e Maggie finiscono per innamorarsi. Sullo sfondo, ma molto sullo sfondo, l'industria farmaceutica americana tra sfruttamenti e abusi.
Il film, presentato nelle conferenze stampa come un film di denuncia ed accostato a Sicko, il documentario di Michael Moore, è molto più semplicemente una commedia romantica sebbene con l'ombra incombente della malattia di Maggie. Appena accennata è la questione relativa alle contraddizioni del sistema sanitario americano. Piuttosto, non ho potuto fare a meno di notare nel corso del film che tutti i personaggi sono praticamente dei ninfomani, hanno come loro principale preoccupazione quella di fare sesso con più uomini o donne possibili e tutti i loro problemi personali sono correlati a problemi sessuali (Freud docet).
Le pubblicizzatissime scene di sesso tra i due protagonisti non sono, poi, così scabrose e rallentano soltanto il film che alla fine finisce con l'essere inutilmente troppo lungo, dato che non ha nulla da dire.
Gli unici momenti degni di nota perché abbastanza veritieri e realistici riguardano il momento in cui arriva sul mercato il Viagra e la gente comincia a dar di matto: quello fu l'effetto che quella drug provocò negli Stati Uniti e in Europa non appena fu offerta in pasto ai "consumatori".

Voto: 4

Amore e altri rimedi su imdb
Il trailer del film su youtube
Edward Zwick su wikipedia

martedì 1 marzo 2011

My Oscar goes to...


La cerimonia degli Oscar è ormai alle nostre spalle e abbiamo già superato le delusioni e già gioito per le soddisfazioni.
Come ogni anno, a me rimane il sogno utopico di diventare una giornalista che intervista gli attori sul red carpet, nonché l'insoddisfazione di non aver visto i miei film preferiti premiati.
Soltanto in un'edizione di ormai sette anni fa rimasi più che soddisfatta: era il 2004 e Il Signore degli anelli - Il ritorno del re si aggiudicò ben 11 Oscar, affiancando Ben Hur e Titanic nel primo posto della classifica dei film che hanno vinto il maggior numero di statuette.
Ecco cosa ho condiviso e cosa non ho condiviso degli Oscar di quest'anno (esaminerò solo pochissime categorie, non avendo visto tutti i film candidati).

SCENEGGIATURA ORIGINALE E NON ORIGINALE: statuette assegnate praticamente a inizio serata. Mentre cercavo di non addormentarmi ho ricevuto un'illuminazione: è evidente che questi due Oscar costituiscono un indizio significativo su chi vincerà l'Oscar per il miglior film. Uno dei due. Per forza. Un film che non riceve l'Oscar per la sceneggiatura non può vincere l'Oscar per il miglior film!
Condivido appieno l'Oscar a The social network per la migliore sceneggiatura non originale.
Quel film è un capolavoro di scrittura.
Per quanto riguarda Il discorso del re, vincitore dell'Oscar per la migliore sceneggiatura originale, sono un po' più incerta. La storia è carina e significativa, ma non così potente. Di certo non potente, come la sceneggiatura di Inception!!! Christopher Nolan avrebbe meritato di più l'Oscar.

ATTORE PROTAGONISTA Non celo il fatto che sono una gran fan di Colin Firth, tuttavia tutti o quasi siamo d'accordo sul fatto che la sua interpretazione fosse da Oscar. Dopo A single man, Colin ha avuto una rinascita. Da guardare il suo "Oscar acceptance speech" per la differenza di linguaggio rispetto ai colleghi d'oltreoceano. Grande classe.


ATTRICE PROTAGONISTA Il premio non poteva che andare a Natalie Portman, straordinaria interprete de "Il cigno nero". Lo trovo un enorme salto di qualità rispetto all'Oscar assegnato l'anno scorso a Sandra Bullock, che personalmente trovo una pessima attrice!

Ed ecco le note dolenti...
REGIA No, no, no! Non può aver vinto Tom Hooper. Abbiamo già dovuto mal digerire il fatto che Christopher Nolan non fosse neppure rientrato nella cinquina dei registi candidati, ma adesso anche questa???
David Fincher rimane il mio vincitore morale. The social network è girato in maniera superba, Il discorso del re non lo è. Quel film è bello solo grazie a Colin Firth, a Geoffrey Rush e Helena Bonham Carter! Non è merito, di certo, di Tom Hooper, che sbucato dal nulla (ma che cosa ha fatto prima di Il discorso del re??) ha soffiato la statuetta agli altri quattro candidati.

FILM Ho visto solo 4 di 10 film candidati. Secondo la mia modestissima opinione, l'Oscar sarebbe stato stato più degnamente assegnaato ad Inception o a The social network. Il Cigno nero mi è piaciuto molto, ma è un film troppo viscerale per pensare che gli venga dato l'Oscar più importante. Sicuramente Il discorso del re è carino, ma non così tanto da essere ricordato come il miglior film dell'anno.

Per quanto riguarda la cerimonia, ho trovato un pochino deludente la conduzione di Anne Hathaway e James Franco. Da loro mi sarei aspettata qualcosa di più! Per sopportare due ore di show effettivo e due ore di pubblicità, ci vuole uno spettacolo come quello fatto da Hugh Jackman due anni fa... anche se devo ammettere che vedere gli Oscar di notte non aiuta a mantenerti sveglio....

Inutile dirlo. Gli Oscar sono belli proprio per questo. Perché ci fanno arrabbiare. Non siamo mai d'accordo sui premi. D'altronde, è impossibile mettere d'accordo tutti. Tutto sommato, poteva andare peggio (un altro Oscar a Sandra Bullock!)


(Potete trovare qui l'elenco completo dei vincitori)

La mia recensione di "The social network"
La mia recensione di "Il discorso del re"
La mia recensione di "Il cigno nero"