venerdì 27 febbraio 2009

IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON


"Il curioso caso di Benjamin Button" di David Fincher, basato su un racconto di Francis Scott Fitzgerald, a sua volta ispirato a una frase di Mark Twain ("La vita sarebbe infinitamente più felice se solo potessimo nascere a ottanta anni e gradualmente raggiungere i diciotto"), narra la storia di Benjamin Button, un uomo nato vecchio e rugoso, affetto dall'artrite, ma con la mente di un neonato, e morto bambino nella culla affetto da demenza senile: tra la nascita e la morte una vita normale, con gioie e dolori, amori e passioni, a dispetto di una natura non ordinaria.

Come le è stato insegnato dalla madre adottiva, l'unica che vede in Benjamin sin dall'inizio un dono del Signore, il protagonista cerca di godere di ogni istante e di ogni incontro: è un uomo estremamente dolce, non intaccato dal rimorso o dal rancore per la sua diversità. Per tutta la vita aspetta di poter stare con Daisy, la bambina che giocava con lui che era un vecchio dodicenne e solo quando entrambi sono a metà della loro esistenza, finalmente arriva il momento in cui possono stare insieme. Ma tutto scorre:Benjamin è destinato a ringiovanire; è struggente vederlo tornare bambino che non ricorda più nulla di sé, accudito con amore materno da Daisy.
Ne "Il curioso caso di Benjamin Button" c'è il topos dell'uomo che cerca se stesso in mare e dopo tanto vagare torna dalla donna che ama, c'è l'America, dalla prima guerra mondiale all'uragano Katrina e ci sono spaccati delle esistenze delle donne e degli uomini che vengono a contatto con Benjamin: l'"artista", il vecchio colpito sette volte da un fulmine, la donna che tentò di attraversare a nuoto la Manica e tanti altri: perché nella grande Storia c'è sempre l'uomo, la cui vita è breve e normale, ma pur sempre vita: e per questo straordinaria.

Titolo originale: The curious case of Benjamin Button
Regista: David Fincher (David Fincher su imdb)
Produzione: USA 2008

CONSIGLI: Mi è piaciuta questa recensione
"Il curioso caso di Benjamin Button" su Piaceri Forti di Piera Detassis

mercoledì 25 febbraio 2009

SUGARLAND EXPRESS


"Sugarland Express" è il film, ispirato a una storia vera, che segnò il debutto cinematografico di Steven Spielberg.

Una giovane donna, Lou Jean, aiuta il marito ad evadere da una prigione del Texas per andare a riprendere il figlio di due anni, affidato dai servizi sociali ad un'anziana coppia. All'inizio del viaggio i due rapiscono un poliziotto, e da ciò ha origine un lungo inseguimento da parte della polizia, inseguimento che ha l'aspetto di una lunga processione di macchine verso Sugarland, il luogo in cui i due coniugi sono diretti.
Il film riflette sulle peggiori sfaccettature del consumismo americano (Lou Jean ad ogni stazione di benzina vuole raccogliere i punti premio per prendere tutine e giochi per il suo bambino), nonché sulle forze che è capace di mettere in campo la polizia americana, anche in situazioni per le quali evidentemente non è necessario (i due coniugi non potevano essere semplicemente aspettati a Sugarland?): tema che sarà, poi, ripreso anche in "Thelma e Louise" di Ridley Scott.
Il film si dirige verso un finale tragico, quasi scontato: come possono credere Lou Jean e il marito di rapire come se nulla fosse il proprio bambino e di sfuggire alla giustizia americana?
Hanno commesso troppi reati, come ricorda in continuazione il poliziotto in viaggio con loro, ma la loro speranza, o forse la loro sciocchezza e il loro squilibrio, è troppo forte da permettere di tornare indietro.

Regista: Steven Spielberg (Steven Spielberg su Imdb)
Produzione: USA 1974
Voto della critica (dal Morandini): ***

martedì 24 febbraio 2009

UN BACIO APPASSIONATO


"Un bacio appassionato" di Ken Loach è una commedia romantica fuori dagli schemi.

Casim, pakistano di seconda generazione, e Roisin, insegnante di musica in una scuola cattolica, si innamorano.
Ken Loach indaga l'amore, quando tutto non è così facile e scontato come l'amore stesso vorrebbe.
Le convenzioni religiose e sociali della Glasgow dei cattolici e della Glasgow dei musulmani impedirebbero ai due di amarsi.
Ma se per innamorarsi bastano pochi sguardi, perché per coloro che circondano gli innamorati, non è altrettanto ovvio comprenderlo? E la cosa "bella" del film è che non lo comprenderanno mai: a differenza di altri film (come ad esempio, Sognando Beckham, commedia ambientata a Londra che vede sorgere l'amore tra un ragazzo inglese e una ragazza indiana, di seconda generazione), "Un bacio appassionato" non lascia la certezza del superamento delle differenze. I due protagonisti vivono il loro amore lontani da occhi indiscreti, non giungeranno mai a baciarsi davanti ai genitori di Casim e Roisin non prenderà mai il tè con loro.
Oltrepassare i propri convincimenti e accettare le scelte di chi si ama è possibile, ma non sempre probabile.
Alla fine l'amore vince ad un prezzo assai caro.

Titolo originale: Ae Fond Kiss (da una poesia di Robert Burns)
Regista: Ken Loach (Ken Loach su imdb)
Produzione: Gran Bretagna- Belgio - Italia - Spagna -Germania 2004
Voto della critica (dal Morandini): ***