domenica 23 settembre 2012

Hotel Transylvania in anteprima alla View Conference 2012


Se credevate che il cinema vi avesse già detto tutto sui vampiri, vi sbagliavate: è di prossima uscita il cartone Hotel Transylvania di Genndy Tartakowsky, presentato in anteprima alla prossima View Conference che si svolgerà a Torino dal 16 al 19 ottobre.
Prodotto dalla Sony Pictures Animation e realizzato dalla Sony Pictures Imageworks, Hotel Transylvania è interpretato dalle voci di numerose star, tra cui ricordiamo Adam Sandler nei panni di Dracula, Selena Gomez nei panni della figlia Mavis, Kevin James nei panni di Frankestein e Steve Buscemi nei panni del lupo mannaro Wayne.
Nel film di Genndy Tartakovsky, Dracula è un padre iperprotettivo che possiede un resort a cinque stelle dove i mostri possono vivere tranquilli, lontano dalle intrusioni umane. Lì vive anche sua figlia Mavis, ma la tranquillità della famiglia sarà disturbata dall'arrivo di un umano.
Genndy Tartakovsky, regista, produttore, sceneggiatore, ha realizzato numerose serie animate per la televisione, tra cui Star Wars: Clone Wars, Samurai Jack, Il laboratorio di Dexter e Le superchicche, vincendo ben tre Emmy Awards.
Ha, inoltre, lavorato agli storyboard di Iron Man 2, ottenendo una nomination all'Oscar nella categoria migliori effetti visivi.
Alla prossima View Conference, Tartakovsky presenterà venti minuti di Hotel Transilvanya, che uscirà negli schermi in Italia il 15 novembre. Un'anteprima imperdibile per gli appassionati dei lungometraggi animati, tra cui non possiamo dimenticare quelli già prodotti dalla Sony Pictures Animation, tra cui Monster House e Piovono polpette.

La View Conference a Torino: sito ufficiale
Genndy Tartakowsky su imdb

sabato 22 settembre 2012

Li teniamo d'occhio... Tobey Maguire



Conosciuto soprattutto per il ruolo di Peter Parker nella trilogia di Spiderman firmata da Sam Raimi, Tobey Maguire, con l'eterna faccia da ragazzino, ha avuto una carriera a fasi alterne di successo, penalizzato, forse, dal fatto di essere stato per anni identificato con l'uomo ragno.
Californiano di Santa Monica, classe 1975, Maguire ha iniziato a recitare prestissimo, ma ha girato il suo primo film di successo, con un ruolo da coprotagonista, nel 1997, Tempesta di ghiaccio di Ang Lee. 
Tra i migliori film della sua carriera, non possiamo dimenticare Brothers di Jim Sheridan, nel quale interpreta con convincimento un soldato americano ritornato a casa dopo aver combattuto in Iraq; Le regole della casa del sidro, film diretto da Lasse Hallstrom, tratto dall'omonimo romanzo di John Irving; Pleasantville, di Gary Ross, che racconta della "caduta" di due adolescenti (Tobey Maguire e Reese Wheterspoon) in un telefilm in bianco e nero ambientato negli anni Cinquanta, dove porteranno un po' di colore.
Prossimamente tornerà sugli schermi con l'attesissimo Il grande Gatsby di Baz Luhurmann, in cui interpreta il ruolo di Nick Carraway, il vicino di casa di Jay Gatsby, interpretato dall'amico Leonardo DiCaprio.
Al pari di altre star di Hollywood, quali lo stesso DiCaprio e Ben Affleck, Tobey è un appassionato giocatore di Texas Hold'em, avendo partecipato in diverse occasioni alla World Series of Poker, il più prestigioso campionato di poker al mondo, classificandosi nel 2007 ventinovesimo. Sposato con la creatrice di gioielli, Jennifer Meyer, è, inoltre, vegano da alcuni anni, dopo aver sofferto di alcolismo negli anni in cui era diventato una giovane star di Hollywood.

Tobey Maguire su imdb 

mercoledì 19 settembre 2012

THE GOLDEN TEMPLE


Presentato in anteprima alle Giornate degli Autori dell'ultimo Festival di Venezia e prodotto dalla Caucaso Factory, The Golden Temple, film documentario di Enrico Masi, propone uno sguardo inedito sull'ultima edizione delle Olimpiadi estive svoltesi a Londra.
Per il coraggio di gettare luce su situazioni ignorate dai più, riguardanti istituzioni indiscusse ed osannate,  interpellando coloro che vivono in prima persona l'impatto di scelte compiute da altri, The Golden Temple richiama la vis polemica di Draquila di Sabina Guzzanti, il film documentario incentrato sulla gestione dell'emergenza del terremoto a L'Aquila da parte della protezione civile. 
L'impegnato racconto di Enrico Masi è ambientato nel quartiere londinese periferico di Stratford, che ha ospitato la maggior parte delle competizioni olimpiche, subendo, a tale scopo, una completa trasformazione attraverso la costruzione di diversi impianti sportivi, nonché del più grande centro commerciale d'Europa.
 Tuttavia, sebbene nato come un progetto di riqualificazione urbana e sociale delle aree degradate della capitale inglese, il rinnovamento introdotto a Stratford non ha avuto per tutti i risultati sperati e, soprattutto, non quelli decantati dalla classe dirigente del paese, rivelandosi, infine, una grande menzogna.
Attraverso interviste a residenti della zona, scopriamo che i giochi olimpici di Londra - celebrati come i più "verdi" e "sostenibili" della storia, anche se alcuni non hanno esitato a sottolinearne le contraddizioni - hanno nascosto scomode verità, quali la costruzione dello stadio olimpico su un vecchio sito di abbandono di rifiuti radioattivi e la partecipazione, come promotrice dei giochi, della Union Carbide, la compagnia statunitense produttrice di pesticidi responsabile del disastro industriale di Bhopal del 1984, i cui effetti continuano a farsi sentire 27 anni dopo. Ma non solo: la ricostruzione di Stratford ha comportato, altresì, lo sfaldamento della compagine sociale preesistente, attraverso lo sfratto di centinaia di famiglie che da generazioni popolavano il quartiere e la chiusura di numerose attività commerciali.
Il film ha il merito di porre un interrogativo inquietante sulla creazione di nuovi quartieri: la riqualificazione  urbana passa davvero attraverso l'annientamento delle realtà preesistenti, sostituite da centri commerciali rappresentanti gli unici punti di aggregazione, a scapito, per di più, di ogni tentativo di sostenibilità ambientale? Il centro commerciale, con tutte le sue conseguenze in termini di consumismo, è davvero il tempio dorato del XXI secolo?
Guardando il film di Enrico Masi, non possiamo che constatare che, nell'ottica del capitalismo contemporaneo, lo spirito delle Olimpiadi sia stato trasformato in nome di un capitalismo sfrenato che dilata, ancor più, le disparità sociali tra ricchi e poveri, instillando e nutrendo illusioni in chi ha poco o niente, strappandogliele, poi, poco a poco via, in un modo brutale e prepotente.

The Golden Temple sarà presentato in anteprima a Bologna il prossimo 9 ottobre al Cinema Odeon.

The Golden Temple - sito ufficiale

domenica 16 settembre 2012

LA FURIA DEI TITANI


Dopo la morte della moglie Io, Prometeo (Sam Worthington) conduce una tranquilla vita da pescatore con il figlio Elio, ma un giorno la sua quiete viene turbata dalla visita del padre Zeus (Liam Neeson), che ha bisogno del suo aiuto per impedire ad Ade (Ralph Fiennes) di liberare Cronos, il padre degli dei dell'Olimpo, rinchiuso nella terribile prigione del Tartaro.
Come il precedente Scontro tra Titani (2010), il film di Jonathan Liebesman è fatto ad uso e consumo del 3D.
La sceneggiatura fa acqua da tutte le parti (dove sono finiti Apollo, Afrodite, Atena?) e condensa in poche scene secoli di mitologia greca, per accontentare un po' tutti, passando dai Ciclopi al Minotauro, rinchiuso nel Tartaro invece che nel labirinto di Cnosso.
E poi, c'è qualcosa che mi turba particolarmente: come possono gli dei morire? Perché è questo che accade nel film.
Sì, lo so, pretendere tutta questa coerenza da parte di un blockbuster americano è eccessivo, ma, ragazzi, siamo al livello che Pollon (Pollon!) presenta maggiore aderenza al mito greco, soprattutto quando penso alla personalità di Zeus (per darvi un'idea, ecco un elenco delle sue amanti e dei suoi figli )
Per cui apro un sondaggio:
Quale Zeus è più credibile?

Zeus secondo i giapponesi
oppure Zeus secondo gli americani?
Sono aperte le votazioni!!!

Voto: 2

La furia dei Titani su imdb
Jonathan Liebesman su imdb

lunedì 10 settembre 2012

VIEW CONFERENCE A TORINO DAL 16 AL 19 OTTOBRE 2012

Dal 16 al 19 ottobre prossimi, Torino ospiterà la VIEW CONFERENCE, la più importante conferenza di computer grafica a livello italiano ed europeo, giunta quest'anno alla sua tredicesima edizione. Dal 19 al 21 ottobre seguirà il VIEWFest, il festival del cinema digitale. 
Come di consueto, anche quest'anno la View Conference proporrà le novità più importanti riguardanti il mondo della realtà virtuale, riservando la sua attenzione anche al cinema e ospitando professionisti operanti nel mondo della tecnologia e della creatività.
Quest'anno il programma è particolarmente stimolante e per gli appassionati di cinema rappresenta un'ottima occasione per incontrare dal vivo tecnici che hanno contribuito alla creazione di pellicole di successo.
Per citare i più importanti:

PAUL FRANKLIN, uomo di fiducia di Christopher Nolan, che ha realizzato non soltanto gli effetti visivi di Inception e della trilogia di Batman, tra cui l'ultimo film, Il Cavaliere Oscuro - Il ritorno, ma anche di Harry Potter e l'Ordine della Fenice, Harry Potter e il principe mezzosangue e Il Codice da Vinci. Secondo il programma della View Conference, Franklin "trascinerà i visitatori tra le ombre di Gotham City, nel making of dell'ultimo capitolo della saga di Batman".

GARY RYDSTORM, sound designer dello Skywalker Sound della Lucasfilm, che ha lavorato a numerosissimi film (tra cui Titanic, Jurassic Park, Terminator 2, Salvate il Soldato Ryan), vincendo ben sette premi Oscar. Tra gli ultimi film a cui ha preso parte, Ribelle - The Brave, cartone animato della Disney Pixar attualmente nei cinema, e Lincoln, film di Steven Spielberg in uscita negli Stati Uniti il prossimo novembre.

ERIC DARNELL, regista della trilogia di Madagascar e del cartone animato del 1998 Z la formica, diretto insieme al collega Tim Johnson.



Tra gli altri ospiti ricordiamo: Dan Attias, vincitore del Directors Guild of America Award e regista di molte delle più famose serie tv americane; Josh Holmes, direttore creativo di HALO; Chris Perry, pluripremiato regista e sceneggiatore indipendente; Glenn Entis, pioniere della computer grafica; Tom Wujec, autore e Fellow di Autodesk e molti altri.
Ma la View Conference non è soltanto questo: fino al 15 settembre, autori esordienti potranno iscrivere le proprie opere per vincere i premi in palio quest'anno; inoltre, sarà possibile presentare il proprio curriculum ad aziende operanti nel mondo della computer grafica.

Potete trovare tutte le informazioni sul sito ufficiale della VIEW CONFERENCE.
Per risiedere a Torino nei giorni del festival, potete guardare qui.

domenica 9 settembre 2012

PRIEST


Tratto dall'omonimo fumetto coreano di Hyung Min - woo, Priest è ambientato in un mondo distopico, al termine di una lotta secolare tra uomini e vampiri, che ha portato nel mondo distruzione e rovina, con l'ascesa assoluto del dominio della Chiesa.
Ivan (Paul Bettany) appartenente all'ordine dei sacerdoti, guerrieri addestrati dalla Chiesa durante la guerra contro i vampiri, scopre che sua nipote Lucy (Lily Collins) è scomparsa e i suoi genitori sono morti. Assieme a Hicks (Cam Gigandet), fidanzato di Lucy, e in contrasto con il parere dei suoi superiori, partirà alla ricerca della ragazza, molto probabilmente rapita dai vampiri che all'epoca tutti credono confinati in pericolose riserve.
Priest propone una rivisitazione della figura del vampiro, in evidente contrasto con le tendenze contemporanee - Twilight et similia. Gli spunti offerti dalla trama appaiono interessanti - il sistema politico totalitario instaurato dalla Chiesa dopo la vittoria contro i vampiri, la creazione di riserve o campi di lavoro in cui questi ultimi vengono confinati, l'asservimento dei famigli, esseri umani che scelgono consapevolmente di servire i vampiri  - ma  il film non ha voluto spingere troppo in queste direzioni, forse perché aveva altre aspirazioni o forse perché ad un certo punto i soldi erano finiti. Così, Priest, convertito anche in 3D, si conclude dopo un'ora e dieci minuti circa dal suo inizio - il che è piuttosto insolito per un film del genere - e per tutta la sua durata naviga, in maniera un po' indefinita, tra l'horror, il thriller e il western, con un Karl Urban - l'Eomer di Il Signore degli Anelli - davvero troppo rassomigliante al Clint Eastwood della trilogia del dollaro. I vampiri sembrano api, solo molto più pericolosi.
Dispiace vedere Paul Bettany - un grande attore - confinato nel ruolo del disadattato sociale, dopo aver interpretato la parte di Silas ne Il codice da Vinci. Cam Gigandet, qui nei panni dell'affascinante scerifffo innamorato, dopo Twilight e Burlesque, continua a collezionare film mediocri. Segnalo anche la presenza di Christopher Plummer, recentemente premio Oscar per Beginners, nei panni di Monsignor Orelas,  nonché di Brad Dourif, indimenticabile Vermilinguo di Il Signore degli Anelli. Last but not least, nei panni di Lucy Lily Collins, che conosciamo soprattutto per il suo ruolo di  Biancaneve di Tarsem Singh.
Gli effetti speciali sono piuttosto suggestivi, soprattutto nella parte finale, e qui si nota la provenienza del regista, Scott Stewart, da quel mondo, avendo lo stesso lavorato come sviluppatore di effetti speciali in numerosi blockbuster, tra cui Iron Man, Harry Potter e il calice di fuoco e Pirati dei Caraibi.
Nel complesso, la sensazione, tuttavia, è quella di aver visto un film incompleto, che avrebbe potuto dirci molto di più se solo avesse avuto un po' di coraggio.

Voto: 5

Scott Stewart su imdb
Priest su imdb

venerdì 7 settembre 2012

IL CAVALIERE OSCURO - IL RITORNO


La traduzione del titolo in italiano - Il Cavaliere Oscuro - Il ritorno - ha cancellato la poeticità del titolo in inglese - The Dark Knigh rises ovvero il Cavaliere Oscuro risorge. Non c'è da stupirsene perché sovente accade nel nostro Paese che di fronte a certi titoli i distributori scelgano la via più scontata.
Viceversa, non accade spesso che uno spettatore rimanga stupefatto di fronte ad un film, tantomeno se si tratta di un film su un supereroe. Sarebbe, tuttavia, riduttivo definire Il Cavaliere Oscuro - Il ritorno un film su un supereroe - che poi, Batman non è nemmeno un "supereoe" in senso tecnico. Penseremmo ai vari Spidermen, Hulk ed Avengers e non ci sarebbe nulla di più sbagliato. Con Batman begins ci siamo accorti che Nolan aveva qualcosa diverso da raccontare, e i capitoli successivi - Il Cavaliere Oscuro e Il Cavaliere Oscuro - Il ritorno non hanno smentito la strada imboccata fin dall'inizio, ma si superano vicendevolmente per profondità e sentimento. 
Da otto anni la città di Gotham gode un periodo di apparente tranquillità. I criminali sono allo sbando e Batman, creduto da tutti l'assassino di Harvey Dent, è scomparso dalla circolazione. Bruce Wayne (Christian Bale) si è ritirato in un'ala della sua immensa casa dove conduce una vita da reietto. Il furto della collana di sua madre, ad opera dell'avvenente Selina Kyle (Anne Hathaway) e l'arrivo di un mercenario in città, Bane (Tom Hardy), costringerà Wayne a rivestire i panni dell'eroe mascherato.
Ne Il Cavaliere Oscuro -  Il ritorno ci sono la violenza dell'America delle origini, il terrore dell'America contemporanea, la speranza di un America futura diversa. Le lotte in strada ricordano alquanto Gangs of New York di Martin Scorsese, mentre l'anarchia in città sembra rimandare allo scenario descritto da Don De Lillo in Cosmopolis. Ma tutto il resto, è farina del sacco di Christopher Nolan.
Da un lato le vecchie istituzioni indifferenti alla realtà che sta cambiando, dopo aver pasciuto tanti anni nel benessere, incapaci di progredire, se non all'ultimo momento; dall'altro lato, le nuove istituzioni che vogliono "rinnovamento" in salsa contemporanea, ma che fanno processi sommari che sanno tanto di medioevo. Gotham, per sopravvivere, ha un disperato bisogno di un eroe intorno al quale possa riconoscersi, stringersi e abbracciarsi. E quest'eroe non poteva che essere Batman/Bruce Wayne, un meraviglioso Christian Bale in questo film straordinario protagonista, grazie alla sua forza ma soprattutto grazie alla sua fragilità: lui che torna ad aver paura dopo che aveva scelto di sfidarla scegliendo come simbolo di lotta ciò che lo terrorizzava di più.
E poi il cattivo: se il Joker di Heath Ledger ci aveva frastornato, il Bane di Tom Hardy ci ha terrorizzato, con la sua maschera che lo rende, in qualche modo, mostruoso, ma in cui si cela tutta la sua debolezza. 
Gli altri personaggi non possono non essere citati: si confermano grandi Michael Caine/Alfred, Gary Oldman/il commissario Gordon, Morgan Freeman/Lucius, che rappresentano un trittico indistruttibile all'interno del quale tutti gli altri personaggi si muovono.
Bravissimi Anne Hathaway nei panni di una delle migliori Catwoman di sempre e Joseph Gordon - Levitt, alias agente di polizia John Blake. Meno convincente Marion Cotillard (sempre troppo francese!), nei panni Miranda Tate, membro del consiglio di amministrazione della Wayne Enterprise, che fa battere il cuore a Bruce Wayne, ma è decisamente l'unico neo, a mio avviso, in uno straordinario capolavoro.
Le scene d'azione sono mozzafiato, dall'inizio alla fine, con la sequenza d'apertura del dirottamento di un aereo che dà al film, sin dai primissimi minuti, un'impronta decisa ed incalzante.
La calma che precede la tempesta allo stadio quando un bimbo canta l'inno americano prima della partita di football è da incubo.
Alla fine arrivano le lacrime, e chi se lo sarebbe mai aspettato di fronte ad un uomo pipistrello? Però, poi, per fortuna, tutto torna sereno.

voto: 10 e lode

Christopher Nolan su imdb
Il Cavaliere Oscuro - Il Ritorno su imdb

giovedì 6 settembre 2012

PROSSIMAMENTE


Le vacanze sono finite! Lo ammetto, sono state un po' lunghe, ma ora ho tante cose da scrivere e raccontare.

Prossimamente sul blog:

- La recensione di Il cavaliere oscuro - Il ritorno

- In anteprima la recensione del film presentato a Venezia The Golden Temple di Enrico Masi sulle Olimpiadi di Londra

- La recensione di Madagascar 3

- La recensione di Priest

E poi tanti nuovi appuntamenti speciali ed altre sorprese. A presto!