venerdì 19 novembre 2010

LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI


Ogni lettore vede qualcosa in un romanzo.
Se ogni lettore fosse un regista, girerebbe un film diverso.
"La solitudine dei numeri primi" è il film personalissimo di Saverio Costanzo, portato all'ultima Mostra del Cinema di Venezia, tratto dal fortunatissimo primo romanzo di Paolo Giordano.
Il libro racconta le vite parallele di Alice e Mattia, che talora si incontrano, si separano, e si rincontrano per poi separarsi di nuovo.
Il film racconta fondamentalmente quattro episodi della loro vita, che si intrecciano all'inizio per poi scomporsi definitivamente. L'occhio del regista si posa soprattutto sui corpi di Alice e Mattia, che rappresentano l'oggetto ultimo della loro sofferenza, il mezzo per una ribellione tutta personale.
Una siepe buia, inestricabile, quasi impercorribile lega i due protagonisti, numeri primi gemelli, che tendono l'uno verso l'altro, che si vogliono, ma che forse non si incontreranno mai.
Saverio Costanzo ha puntato tutto sull'aspetto della solitudine manifestata attraverso il proprio corpo, omaggiando anche (per me incomprensibilmente) i film horror degli anni '70 e '80, a discapito del tema della solitudine come stato interiore, forse cinematograficamente più difficile da rappresentare.

9 commenti:

  1. questo ancora mi manca..
    hai visto "una canzone per te"? com'è?
    io l'ho scaricato ma ho paura a vederlo perché mi sa di cagata immensa :D

    RispondiElimina
  2. Sì, l'ho visto.... ;)
    Diciamo che il tuo "pregiudizio" è esatto!!! ;)

    RispondiElimina
  3. ah bene, anzi male. allora lo vedrò quando mi verrà voglia di scrivere una bella recensione-stroncatura :D

    RispondiElimina
  4. questo di Costanzo mi manca...devo vederlo al più presto!

    cmq per " Una canzone per te" era prevedibilissimo che era una cagata, lo vedrò solo per la parte affidata a willwoosh!

    A presto!

    RispondiElimina
  5. Ciao,
    innanzitutto complimenti per il blog...su Costanzo e la sua "solitudine" direi che ancora una volta Costanzo si inventa un film formalmente pregevole perdendo qualcosa sul piano emotivo...a mio avviso rimane comunque una lettura interessante..

    nickoftime

    RispondiElimina
  6. Ciao, grazie per la visita!
    Devo ammettere che a me il film non è piaciuto molto, soprattutto per il risvolto un po' horror che non ho ben capito. Però trovo quasi indiscutibile che Costanzo sia un autore molto interessante.

    RispondiElimina
  7. Avendolo perso al cinema, aspetto l'uscita per l'home video. Nel frattempo non so se leggere il libro. Chi lo ha letto ha detestato il film...

    RispondiElimina
  8. Secondo me vale sempre la pena leggere il libro, anche se c'è il rischio che il film non ti piacerà... perché nel libro ci sono sempre dei risvolti psicologici che nel film non vengono rappresentati!

    RispondiElimina