domenica 3 marzo 2013

ARGO


Titolo originale: Argo
Paese: U.S.A.
Anno: 2012
Regia: Ben Affleck
Genere: Azione, Drammatico
Durata: 120 min
Cast: Ben Affleck (Tony Mendez), John Goodman (John Chambers), Alan Arkin (Lester Siegel), 
Bryan Cranston (Jack O'Donnell), 

Victor Garber (Ken Taylor), 

Michael Cassidy (Analista), 
Clea DuVall (Cora Lijek), 
Rory Cochrane (Lee Schatz), 
Tate Donovan (Bob Anders)

Soggetto: Joshuah Bearman
Sceneggiatura: Chris Terrio

Vincitore di tre premi Oscar 2012, tra cui quello per il miglior film, Argo, diretto, prodotto e interpretato da Ben Affleck, racconta fatti realmente avvenuti all'indomani della rivoluzione islamica iraniana del 1979.
Il 4 novembre 1979 alcuni militanti iraniani fecero irruzione nell'ambasciata americana a Teheran, prendendo in ostaggio 52 persone. Sei funzionari riuscirono a fuggire, trovando riparo presso la sede dell'ambasciata canadese. La C.I.A., al fine di evitare ulteriori complicazioni in una situazione già molto delicata, incaricò l'agente Tony Mendez di avviare un'operazione di liberazione dei sei. Per riuscire nell'impresa, Mendez decise di simulare la produzione di un film fantascientifico, Argo, da girare in Iran con la "troupe" di funzionari.
Argo è un film ben ritmato, impeccabile nella sceneggiatura, nella regia e nel montaggio, senza difetti o sbavature, con un'accurata ricostruzione storica.
Stupisce che la storia da cui il film prende le mosse non sia stata portata al cinema prima. Hollywood che salva il governo americano? E' la più grande americanata di sempre.
Affleck è, però, così bravo da rendere il film convincente, valorizzando la trama e i diversi personaggi, ognuno dei quali non è mai banale, ma è un anello di una catena destinata a non spezzarsi.
Sebbene non manchi qualche frecciatina alla politica che gli USA hanno avuto nei confronti dell'Iran precedentemente alla rivoluzione khomeinista, l'intento prevalente del film è quello celebrativo. In un clima di illuminismo democratico, Affleck riesce a glorificare la diplomazia americana, che in tante occasioni ha fallito, quasi ricordando allo spettatore che gli Stati Uniti non sono solo il paese che ha torturato prigionieri a Guantanamo o mentito sulle armi di distruzione di massa di Saddam, ma anche quello in cui operano organismi in grado di risolvere con la diplomazia complesse situazioni internazionali.
Allo stesso tempo, Affleck, mentre biasima l'industria cinematografica degli Studios nel suo essere guidata solo dal profitto, esalta Hollywood in quanto capace di realizzare il sogno americano e addirittura di portare nella vita reale quello che fino a prima aveva mostrato unicamente sullo schermo.
Per quanto Argo rappresenti assolutamente un film lodevole, meraviglia un po' che abbia conquistato tanti premi, perché è simile a molti altri film dello stesso genere, quali Fair Game di Doug Liman (2010) o State of Play di Kevin Maconald (2009). Piuttosto, il successo del film è da spiegare come un riconoscimento alla significativa svolta che la carriera di Ben Affleck ha preso da qualche anno: superata la fase blockbuster, l'attore americano, già premio Oscar nel 1998 per la sceneggiatura di Will Hunting - Genio Ribelle insieme all'amico di sempre Matt Damon, ha cominciato a dirigere pellicole di qualità: Gone Baby Gone (2007), dall'omonimo romanzo di Dennis Lehane, e The Town (2010), film più intimista rispetto ad Argo e che personalmente preferisco.

Voto: 7

9 commenti:

  1. Sono appena tornata dal cinema e ho visto proprio Argo.
    Devo dire che non mi è dispiaciuto, forse perchè ero in un cinema degli anni 70 quindi il contesto era perfetto.
    Mi aspetto però da Affleck lavori migliori nei prossimi anni.

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  2. che fai, ti permetti di dare solo 7 al trionfatore degli oscar? ;)
    anche io ho preferito the town, comunque pure argo non è niente male.

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    1. @ Ahahha! Questa volta non mi sono fatta influenzare come l'anno scorso con The Artist. Sono stata imparziale!

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  3. Argo è un gran bel film, registicamente perfetto. Ma Affleck stia dietro la cinepresa - è bravissimo, cavolo - perché come attore è e resterà una chiavica.

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    1. Anch'io ho trovato la regia perfetta. Però è un film d'azione e non ho trovato le riflessioni politiche che mi sarei aspettata.

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    2. Per essere un film americano E' MOLTO IMPARZIALE: sottolinea la brutalità della dittatura iraniana, ma parla anche della complicità Yankee nel regime criminale dello Shah e nel colpo di stato che rovesciò Mossadegh (non fu davvero un bell'esempio di democrazia)

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  4. secondo me la barba sta bene ad Affleck perchè nasconde la sua mascella bovina...e come regista è molto meglio che come attore...

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  5. Ieri ero all'aeroporto di Bologna (accompagnavo mio figlio che torna in Albione). Sarà che ho visto troppe volte ARGO... mi aspettavo di vedere le Guardie della Rivoluzione col mitra spianato al check-in

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