venerdì 8 luglio 2011

LA VALLE DELL'EDEN

Un James Dean ventitreenne, forse ancora un po' acerbo e impacciato, inaugura la sua triade di personaggi maledetti: La valle dell'Eden, film del 1955 di Elia Kazan, nonché unico film uscito nelle sale quando Dean era ancora vivo, potrebbe essere ben spiegato da questa parabola raccontata nel Vangelo:

« Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato »
Luca, 18, 10-14


Due fratelli, Aron e Cal, l'uno buono tanto quanto l'altro cattivo, si contendono l'affetto paterno e l'amore di una ragazza. Nel frattempo, Cal, il fratello cattivo, interpretato da James Dean, scopre che la madre, data per morta tanti anni addietro dal padre, in realtà vive in un paese poco lontano, dove gestisce un bordello frequentato e di successo. La notizia ben presto sconvolgerà la vita di tutta la famiglia.
Come accennavo in premessa, La valle dell'Eden presenta una morale prettamente cristiana. Il film è, tra l'altro, tratto dall'omonimo romanzo di John Steinbeck ispirato alla storia di Caino e Abele.
Ricorrenti sono le parole "bontà" e "cattiveria": i personaggi sembrano a tutto tondo, ma alla fine fino a che punto il buono è buono, e fino a che punto il cattivo è cattivo quando le certezze crollano e si fanno incontri inaspettati? Quello che mostriamo è realmente quello che siamo, oppure rispondiamo ai ruoli che ci siamo assegnati o che ci sono stati assegnati da altri?
Queste sono le domande che sembra porre il film, che da un lato sembra peccare di ingenuità nel finale, poiché tutti i "superstiti" appaiono felici e contenti, mentre dall'altro sembra, forse, sin troppo realistico, dal momento che con l'uscita di scena del fratello buono tutti possono finalmente respirare.

Voto: 7

Anno: 1955
La valle dell'Eden su imdb
Elia Kazan su wikipedia
La valle dell'Eden su youtube

5 commenti:

  1. Il tuo commento mi ha colto di sorpresa perché non mi ero accorta di aver già pubblicato :)
    Sarà l'afa.
    Grazie!
    Ora della triade mi manca da vedere Il gigante, che iniziai a vedere diversi anni fa senza arrivare al termine.

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  2. Il gigante è una vera e propria epopea, il più classico dei tre film.
    Io lo ricordo con affetto perchè lo guardavo con mio nonno, e c'è una scazzottata da manuale. ;)

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  3. si tratta di un classico e i classici valgono per sempre

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