Questo post fa parte della rassegna Meniamo le mani: come ti omaggio un eroe d'azione organizzata da un meraviglioso gruppo di volenterosi blogger cinefili.
La rassegna è iniziata lo scorso 25 novembre: ogni giorno un blog partecipante omaggia con un suo post un film d'azione.
Fino ad oggi hanno partecipato:
Il Cinema Spiccio di Frank Manila - Invasion USA
Movies maniac - Trappola in alto mare
Il Bollalmanacco del Cinema - Arma non convenzionale
Non c'è paragone - xXx
Ecco, invece, il calendario dei prossimi post:
30.11.2013 - White Russian - Battle of the damned
1.12.2013 - Director's Cult - Tango & Cash
2.12.2013 - Montecristo - Jimmy Bobo
3.12.2013 - 500filminsieme - Rocky 4
4.12.2013 - Combinazione casuale
5.12.2013 - Pensieri Cannibali - Arma letale
Per il mio turno di oggi, la scelta era obbligata: un cult della mia infanzia, visto decine di volte. Ovviamente sto parlando di The Karate Kid.
Titolo originale: The Karate Kid
Paese: U.S.A.
Anno: 1984
Durata: 126 min.
Genere: azione, sportivo
Regia: John G. Avildsen
Soggetto: R. M. Kamen
Sceneggiatura: R. M. Kamen
Cast: R. Macchio, P. Morita, E. Shue, M. Kove, W. Zabka, R. Heller
Trama: Daniel si è trasferito con la madre da il New Jersey a Los Angeles. Qui diventa vittima dei bulli della scuola, ma viene aiutato dal signor Miyagi, che gli insegna a difendersi con il karate.
"Prima lava tutte le macchine. Poi le lucidi, con la cera. Devi dare
la cera con la mano destra e la devi togliere con la sinistra. Dai la
cera, togli la cera. Il respiro lo prendi con il naso e lo emetti dalla
bocca. Dai la cera, togli la cera. Non dimenticare il respiro, è molto
importante"
Non a caso The Karate Kid è diretto da John G. Avildsen, regista premio Oscar proprio per Rocky. Nella storia del cinema, gli omaggi a The Karate Kid non si contano: innanzitutto vanta tre seguiti, di cui due con Ralph Macchio e uno con Hillary Swank, nonché un passabile remake del 2010 con Jackie Chan e Jaden Smith.
Avildsen ha compiuto un lavoro eccellente, dirigendo una pellicola in cui narrazione e azione si mescolano efficacemente. Infatti, ciò che rende The Karate Kid un film speciale e godibile è il fatto di essere un film d'azione con il cuore: il personaggio interpretato da Ralph Macchio, Daniel, è il classico "sfigato", che dal nebuloso New Jersey si trasferisce nell'assolata California, dove si trova chiaramente fuori posto.
Se negli anni Ottanta il bel faccino di Ralph Macchio ha catturato naturalmente i cuori delle adolescenti, la vera rivelazione del film è il personaggio interpretato da Pat Morita, il maestro Miyagi: un uomo che, come spesso accade nel cinema, è molto di più di ciò che mostra all'esterno. Grazie a lui Daniel non imparerà solo uno sport, ma anche una filosofia di vita, secondo cui ognuno può trovare la forza anche nelle cose più semplici, come il dare la cera all'auto.
Al lato opposto delle barricate, troviamo il maestro John Kreese, interpretato da Martin Kove, un individuo disonesto e spregevole, incapace di insegnare ai propri allievi la vera essenza del karate. Il suo discepolo prediletto è Johnny Lawrence (William Zabka), classico ragazzo viziato e violento. Si tratta di due personaggi negativi fondamentalmente a tutto tondo e privi di sfumature, a cui il film dedica ben poco approfondimento psicologico, a differenza degli eroi buoni - Daniel e il maestro Miyagi - che sono ben delineati e caratterizzati.
E' questo il principale neo del film, che tuttavia indubbiamente conserva una grande capacità espressiva. Sebbene il finale non possa che essere prevedibile, la pellicola ha tutti gli elementi al punto giusto - ironia, azione, suspence, romanticismo - per coinvolgere ed emozionare, permettendoci di percorrere con Daniel la strada che lo porterà a diventare campione.
Voto: 7 e 1/2
Se vi è piaciuto, guardate anche: ovviamente i seguiti con Ralph Macchio The Karate Kid 2, The Karate Kid 3, Rocky
Al lato opposto delle barricate, troviamo il maestro John Kreese, interpretato da Martin Kove, un individuo disonesto e spregevole, incapace di insegnare ai propri allievi la vera essenza del karate. Il suo discepolo prediletto è Johnny Lawrence (William Zabka), classico ragazzo viziato e violento. Si tratta di due personaggi negativi fondamentalmente a tutto tondo e privi di sfumature, a cui il film dedica ben poco approfondimento psicologico, a differenza degli eroi buoni - Daniel e il maestro Miyagi - che sono ben delineati e caratterizzati.
E' questo il principale neo del film, che tuttavia indubbiamente conserva una grande capacità espressiva. Sebbene il finale non possa che essere prevedibile, la pellicola ha tutti gli elementi al punto giusto - ironia, azione, suspence, romanticismo - per coinvolgere ed emozionare, permettendoci di percorrere con Daniel la strada che lo porterà a diventare campione.
Voto: 7 e 1/2
Se vi è piaciuto, guardate anche: ovviamente i seguiti con Ralph Macchio The Karate Kid 2, The Karate Kid 3, Rocky
Curiosità: The Karate Kid ha ricevuto recentemente un omaggio in How I met your mother. Sia Ralph Macchio che William Zabka sono comparsi nell'ottava stagione della serie nei panni di se stessi. William Zabka, che nel film del 1984 interpretava Johnny, il rivale di Daniel, nella serie attualmente in onda è diventato un personaggio ricorrente in quanto invitato al matrimonio di Barney e Robin.
grandissimo film, recentemente celebrato anche dalle mie parti.
RispondiEliminai cattivoni in effetti sono parecchio stereotipati, però questo è un difetto che la gran parte dei film americani pure più recenti non sono mai riusciti a evitare.
fino ad ora, soprattutto nelle serie tv...
film intramontabile!
RispondiEliminaGrande metti la cera, togli cera! Aridatece Ralph Macchio!!!
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