Titolo originale: The Wolverine
Paese: U.S.A., Giappone, Australia
Anno: 2013
Durata: 126 min.
Genere: cinecomic
Regia: James Mangold
Soggetto: Wolverine di Chris Claremont e Frank Miller
Sceneggiatura: Christopher McQuarrie, Mark Bomback, Scott FrankCast: H. Jackman, W. Yun Lee, S. Khodchenkova, H. Sanada, H. Yamanouchi, T. Okamoto, R. Fukushima, B. Tee, F. Janssen, P. Stewart, I. McKellen
Trama: Logan, alias Wolverine, dopo anni di solitudine nelle montagne del Canada, si reca in Giappone per dare l'ultimo saluto a Yashida, un uomo potente che aveva salvato da morte certa durante lo scoppio della bomba atomica a Nagasaki. Suo malgrado rimane coinvolto nel tentativo di rapimento da parte della mafia giapponese della nipote di Yashida, l'affascinante Mariko.
Wolverine è il personaggio di maggior successo di tutta la saga degli X-men, riportata in auge da Bryan Singer nel 2000. Sicuramente il merito di ciò risiede anche nel suo interprete, ovvero Hugh Jackman, che ha impresso al personaggio forza e credibilità.
Wolverine è il personaggio di maggior successo di tutta la saga degli X-men, riportata in auge da Bryan Singer nel 2000. Sicuramente il merito di ciò risiede anche nel suo interprete, ovvero Hugh Jackman, che ha impresso al personaggio forza e credibilità.
Tuttavia, dopo la visione di Wolverine - L'immortale, mi domando se il personaggio abbia ancora qualcosa da raccontare o se la scarsa apprezzabilità di questo film sia dovuta unicamente ad errori di sceneggiatura e di regia.
La base di partenza è buona: la pellicola si basa infatti su un fumetto scritto di Chris Claremont e sceneggiato da Frank Miller, ma il risultato ottenuto non è degno delle aspettative.
Il film di James Mangold (Kate & Leopold, Ragazze interrotte) si rivela, infatti, lungo e noioso, incapace sia di assumere un proprio stile sia di approfondire i diversi temi affrontati.
Per quanto riguarda lo stile, l'ambientazione giapponese non è sfruttata pienamente, ma sembra di assistere ad un film di azione stile The expendables, condito con qualche luogo comune sulla cultura nipponica.
La base di partenza è buona: la pellicola si basa infatti su un fumetto scritto di Chris Claremont e sceneggiato da Frank Miller, ma il risultato ottenuto non è degno delle aspettative.
Il film di James Mangold (Kate & Leopold, Ragazze interrotte) si rivela, infatti, lungo e noioso, incapace sia di assumere un proprio stile sia di approfondire i diversi temi affrontati.
Per quanto riguarda lo stile, l'ambientazione giapponese non è sfruttata pienamente, ma sembra di assistere ad un film di azione stile The expendables, condito con qualche luogo comune sulla cultura nipponica.
Per quanto concerne, invece, la storia narrata, il principale tema del film, quale quello dell'immortalità di Wolverine, è banalmente risolto e liquidato. All'inizio del film, Wolverine è alle prese con i fantasmi del passato ed agogna la morte. Ma quando, finalmente, ha la possibilità di morire, si scopre affezionato alla sua immortalità. Il film non lascia trasparire alcun dubbio o riflessione in merito a un tema così delicato, che avrebbe meritato maggiore attenzione.
Anche la storia d'amore con Mariko (Tao Okamoto) è priva di credibilità e incapace di suscitare il minimo coinvolgimento. A dispetto di ogni pretesa, Wolverine appare come James Bond che ha una storia d'amore con la donzella di turno.
L'impressione finale è che Wolverine - L'immortale rappresenti una trovata della 20th Century Fox (detentrice dei diritti della saga degli X-men) per mantenersi buoni i fan (e naturalmente per far cassa) in attesa del prossimo X-men: giorni di un futuro passato, in uscita l'anno prossimo.
Voto: 3
Se vi è piaciuto, guardate anche: X-men l'inizio, X-men le origini - Wolverine, X-men, X-men 2, X-men conflitto finale
già avevo sopportato poco il personaggio di wolverine negli x-men (non a caso ho preferito x-men - l'inizio in cui compariva giusto per qualche istante).
RispondiEliminaquesto dopo il tuo 3 continuerò a risparmiarmelo più che volentieri :)
Secondo me decisamente migliore sia di X-Men conflitto finale che del terribile Wolverine: le origini.
RispondiEliminaTutto sommato innocuo.
Di certo non un capolavoro (il finale coi ninja e con Silver Samurai è semplicemente terribile), ma l'ho preferito al primo. Più un action movie a tinte noir che un film di supereroi (e questo non è necessariamente un male, i problemi di questa pellicola sono altri).
RispondiEliminace l'ho lì che mi aspetta ma ora mi hai un po' spaventato....
RispondiElimina"Tuttavia, dopo la visione di Wolverine - L'immortale, mi domando se il personaggio abbia ancora qualcosa da raccontare o se la scarsa apprezzabilità di questo film sia dovuta unicamente ad errori di sceneggiatura e di regia." : la seconda che hai detto.
RispondiEliminaDiludendo cosmico, salvato giusto da uno Hugh Jackman bellissimo.
Quindi anche tu lo fai a pezzi: bene bene, per una volta non mi dispiace essermi perso un film :D
RispondiEliminapian piano recupererò i film degli xmen
RispondiElimina